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Set 22 2012

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BUONA LA PRIMA DI RETE GIOVANE

Il programma Rete Giovane fortemente voluto dalle 3 condotte bergamasche, è partito con il piede giusto!

Le difficoltà iniziali nel trovare parcheggio in quel di Grumello lasciano da subito presagire il grande afflusso di partecipanti, curiosi di vedere come le nuove generazioni di SF sapranno gestire l’occasione di organizzare in autonomia una lunga serie di eventi.

Vino Buono è colmo di ospiti pronti a scoprire “il fascino discreto delle biodiversità”; David apre la serata con ricercate citazioni letterarie e con la presentazione del padrone di casa Roberto Zadra che introduce rapidamente il menu prima di tornare ai comandi in cucina.

Tre vini e tre piatti appositamente scelti per cercare di capire come lo Chardonnay possa esprimersi in modi differenti in base al contesto geografico-territoriale in cui viene coltivato: Alto Adige, Piemonte e Toscana.

L’emozione dei relatori si avverte dalla voce tremante, ma i contenuti sono validi e gli interventi competenti (e forse fin troppo tecnici!): il pubblico ascolta attento, almeno fino a che non vengono colmati i bicchieri e serviti i piatti!

Si inizia con i canederli di casa, una ricetta personale di Roberto che re-interpreta il piatto tipico alto atesino: il risultato è ottimo, gli gnocchi sono delicati e gustosi e si abbinano molto bene alla selezione Wadleith 2009 della cantina di Caldaro. Senza dubbio l’abbinamento migliore della serata!

Prosegue la degustazione con la tappa piemontese: Roberto propone riso vialone nano di una piccola azienda agricola novarese con salsiccia del macellaio di fiducia. Risotto piacevole, forse un po’ asciutto e con salsiccia buona, ma non pienamente amalgamata nel complesso. Il vino degustato proviene dall’azienda Castello di Uviglie, Chardonnay Ninfea 2009, gradevole, ma un po’ scomposto, paga poi l’accostamento con la salsiccia.

In chiusura tris di pecorini toscani abbinati ad un buon calice di chardonnay le Bruniche 2011 delle Tenute Folonari, che cede il passo solo con il terzo pecorino di lunga stagionatura nel fieno.

Saluto finale e ringraziamenti d’obbligo a tutti i presenti, che hanno gradito la serata. A tutti viene rinnovato l’invito al prossimo mese (giovedì 18 ottobre) con la serata “olio, pane e fantasia”.

Il gruppo organizzatore, subito allargato alle new entry giovani che hanno scelto di offrire un concreto contributo alla realizzazione delle prossime serate, non perde tempo ed inizia subito la preparazione del prossimo Slow Taste. Allietati da un buon Muffato della Sala iniziano a predisporre i dettagli per il prossimo appuntamento, per poter confermare e replicare l’ottimo risultato della prima!  Mauri

 

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