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Ott 25 2012

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AGRICOLTURA E INDUSTRIA SI ALLEINO

“Siamo partiti dai contadini, dalla difesa della terra e del lavoro nei campi dall’industria. Adesso la sfida è quella di creare un nuova alleanza tra il mondo dell’agricoltura e quello dell’agroindustria, perché una volta salvato il nostro patrimonio enogastronomico, il passo successivo è quello di saperne fare un’economia di scala, con l’auspicio che il mondo industriale dimostri il rispetto dovuto ai nostri contadini ed ai giovani che vogliono tornare alla terra”. Ecco la “conversione” del fondatore di Slow Food, Carlin Petrini che, dal Salone del Gusto di Torino, indica la via da seguire per i prossimi anni, una strada lastricata di buone intenzioni e fitta di ostacoli, ma che parte sempre da una certezza, la necessità “di una sovranità alimentare, il che vuol dire che ogni comunità ha il diritto di piantare e mangiare ciò che vuole, ma per garantirla bisogna ripartire dalla difesa dell’agricoltura locale, messa in pericolo nel nostro Paese dall’erosione continua dei terreni agricoli, usurpati da un’urbanizzazione senza fine”. Un problema storico che il Ministro per le Politiche Agricole Mario Catania “sta cercando di cambiare con un decreto legge strategico per il futuro del settore: dire che i comuni non possono più fare cassa con gli oneri di urbanizzazione è un elemento chiave per cambiare le cose: dobbiamo difendere gli spazi agricoli, vero pilastro di due settori strategici come turismo ed agricoltura, alla quale i giovani devono poter tornare per prendersi delle soddisfazioni, non per tornare alla vita grama dei loro nonni” . Ma l’orizzonte di Petrini, che guarda all’Italia partendo da Torino, “che diventerà la capitale europea dell’enogastronomia, perché è qui che convergono e dialogano le intelligenze ed i maestri del gusto di tutto il mondo, ed è qui che è nato un fenomeno come Eataly, in grado di far diventare le nicchie qualitative una possibilità per tutti”, abbraccia idealmente tutto il mondo, sull’onda della novità più importante di questa edizione del “Salone del Gusto”, la convergenza e la sinergia “conla rete di “Terra Madre”, con cui condividiamo lo stesso percorso dal 2004: ci sono rappresentanti di 100 Paesi, che fanno di questo evento l’appuntamento più importante al mondo”. Fonte: winenews

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