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Nov 23 2012

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RETE GIOVANE: L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ORTAGGIO

Che dire sulla serata ortaggi organizzata da rete giovane giovedì  15 novembre?

Sicuramente la voglia di imparare e di mettersi in gioco mostrata dai partecipanti, all’opera con  coltelli e taglieri, ci ha lasciati sorpresi!

Per la serata tenutasi al Vino Buono ciascuno si è trasformato in un cuoco provetto o, per lo meno, ci abbiamo provato tagliando delle verdure! Il tema della serata era legato agli ortaggi di stagione, con le materie prime provenienti dal Bio Orto di Fabio Proverbio; abbiamo quindi puntato l’attenzione sul concetto di agricoltura biologica che sfrutta la naturale fertilità del suolo favorendola con interventi limitati e su quello di agricoltura biodinamica che comprende i vari sistemi sostenibili per la produzione agricola a tutela dell’ecosistema terrestre.

Il nostro intento era ovviamente quello di far capire ai nostri commensali l’importanza di mangiare biologico, ma soprattutto, biologico o non, di mangiare sano! Quindi la diversità che caratterizza i prodotti industriali da quelli biologici, l’utilità che può derivare dall’avere ciascuno un proprio orto con prodotti di stagione freschi e salutari. Non a caso Roberto, ristoratore del Vino Buono, dice: “ l’importante è che i miei prodotti non facciano male a me, all’ambiente e nemmeno a chi lo produce”.

La prima ospite di questa serata è stata Silvia Tropea, ormai nostra cara amica, che ci ha colpito con il suo entusiasmo e la sua voglia di fare e ha ideato un menù composto da minestra d’orzo, assaggi di verdure, cavolo nero e torta di mandorle e carote. I piatti sono poi stati preparati da Roberto insieme a tutto il suo staff!

Purtroppo la zuppa di cavolo nero come avranno visto i nostri ospiti non è stata servita e in cambio è stato realizzato un piatto di assaggi – però dai, la ricetta ve la siete portati a casa! Siamo sicuri che ormai, dopo che Silvia vi ha mostrato come tagliare, sminuzzare, fare a julienne o a mirepoix, saprete realizzarla anche a casa vostra! Abbiamo poi distribuito, come d’abitudine, un opuscolo con le ricette assaggiate oltre ovviamente alla spiegazione teorica che sta alla base delle nostre serate: riteniamo che questo sia uno strumento utile, assolutamente da conservare!

Ancora più utile secondo noi, sono state le mappe eco solidali e l’intervento di Silvia Salvi. Sulla cartina sono indicate tutte le aziende agricole e le attività eco-solidali presenti nella nostra provincia. Ci spiace molto che qualcuno le abbia lasciate sul tavolo perché nel week end, per lo meno quando ciascuno di noi ha più tempo a disposizione, andare a visitare un’azienda vinicola, casearia o partecipare ad una di queste attività può rivelarsi sicuramente più utile e divertente che chiudersi in un centro commerciale!

Siamo comunque sicuri e fiduciosi che le nostre serate non rappresentino per voi solo occasioni enogastronomiche dove mangiare e bere low cost, ma anche dei momenti utili per imparare a seguire quello che la filosofia Slow Food vuole insegnarci. Anche per questo motivo , per chi non lo sapesse, è nata Rete Giovane:  per invogliare tutti i ragazzi e le ragazze sotto i 31 anni ad iniziare a seguire le indicazioni che Slow Food ha fatto proprie da anni.

Concludo dicendo che il successo di questi eventi ci sta dando molte soddisfazioni, ma sarebbe ancora più gratificante contare su una numerosa partecipazione di giovani, i veri destinatari di questi appuntamenti. Lungi dal voler escludere qualcuno, confido nel fatto che il messaggio venga diffuso nella sua semplicità: offrire ai giovani importanti occasioni di crescita, formazione e divertimento consapevole! Viola

i partecipanti

la didattica

il lavoro manuale

i piatti con i vini

…si mangia!

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