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Mag 25 2013

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SLOW FOOD DAY

Sabato 25 Maggio, dalle 10,00 alle 12,30

La lotta allo spreco, filo conduttore dello Slow Food Day 2013, 3° Edizione

Quest’anno l’appuntamento nelle oltre 300 piazze italiane è il 25 maggio, giorno in cui si festeggerà il terzo Slow Food Day. Vieni in piazza cono noi per incontrare Slow Food: conoscerai la nostra Associazione, i nostri progetti, potrai associarti a soli 25 euro e aiutarci a costruire giorno per giorno, con piccoli gesti, un mondo più Buono Pulito e Giusto.

Save the date: a giorni il programma della giornata

La giornata sarà preceduta da una conviviale la cucina degli avanzi organizzata dalle tre Condotte Bergamasche, Bergamo, Bassa Bergamasca e Valli Orobiche, per giovedi 23 maggio, ore 20,00, alla Trattoria Visconti di Ambivere.

L’edizione 3013 di Slow Food Day sarà dedicata alla lotta allo spreco e alla riduzione dei nostri rifiuti. Ecco il tema: Il nostro spreco quotidiano, come smettere di buttar via cibo e risorse.

Li chiamiamo in molti modi: eccedenze, invenduti, scarti ma, qualunque sia il nome che scegliamo per parlare degli alimenti che finiscono tra i rifiuti, hanno una cosa in comune: hanno richiesto energia, acqua, terra, tempo, carburanti, risorse naturali e una serie di inquinanti per essere prodotti, trasportati, trasformati, confezionati. Hanno prodotto emissioni che hanno contribuito a cambiare il clima. Hanno richiesto denaro per essere acquistati e, ancora, energia per essere conservati. Poi sono finiti, in qualche modo, tra i rifiuti: e lì hanno consumato altre risorse.

Clicca qui per scaricare la guida (3,2 MB)

Tutti questi rifiuti potrebbero nutrire il mondo «Nel mondo c’è abbastanza per i bisogni dell’uomo, ma non per la sua avidità» (Ghandi). Forse l’unica soluzione è cominciare a fare propria questa battaglia a livello personale, ognuno di noi. Ma come possiamo fare, pur carichi di sana e giusta indignazione? Intanto, iniziamo dallo spreco. Secondo i dati di Last Minute Market sprechiamo 20 milioni di tonnellate di cibo ogni anno, soltanto nel nostro Paese. Sarebbero sufficienti a sfamare 40 milioni di persone: siamo distratti, non siamo sensibili, è un po’ colpa nostra ma in un certo senso siamo vittime di un sistema che per così com’è strutturato non diventerà mai virtuoso, nemmeno sotto i colpi della crisi. È un sistema economico iniquo, che fa dei rifiuti la sua stessa ragione di esistenza. Quei 20 milioni di tonnellate di cibo buttate via ogni anno in Italia lo alimentano: un consumismo spietato dove tutto si brucia e va sostituito al più presto, anche il nutrimento. Allora dobbiamo cominciare a rivoluzionare in casa nostra, se vogliamo coltivare la speranza che anche in Africa le cose si rivoluzionino. Cambiare qui per cambiare l’Africa: ecco uno slogan, se ce n’era bisogno. Mai nella storia dell’uomo abbiamo avuto così tanta quantità di cibo a disposizione per l’umanità e mai nella storia abbiamo sprecato così tanto…. (da Carlo Petrini – La Repubblica) leggi tutto

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