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Gen 14 2016

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MINISTERO DELL’AGROALIMENTARE

Renzi: “agroalimentare al centro del sistema Paese” “Con i decreti Madia, il Ministero dell’Agricoltura diventerà Ministero dell’Agroalimentare, che è centrale nello sviluppo e nell’identità del sistema Paese”: così il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, nella firma del protocollo di intesa tra Ministero e Intesa San Paolo, a Palazzo Chigi, che mette a disposizione 6 miliardi di euro credito, in tre anni, per il settore agroalimentare, per semplificare l’accesso al credito per le aziende, incrementare l’internazionalizzazione e valorizzare gli investimenti nelle filiere produttive (anche nell’innovazione tecnologica, favorendo la nascita di start up, la digitalizzazione e l’e-commerce). “Sono contento che il 2016 possa essere fino in fondo l’anno di questa svolta utile – ha detto, all’Ansa, il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martinail passaggio al Ministero dell’Agroalimentare italiano è il nostro approdo naturale per valorizzare al massimo la spinta di Expo – aggiunge Martina – stiamo parlando di un lavoro strategico per il Paese”. Strategico come il credito alle imprese, al centro del protocollo, e che aiuterà a centrare i 50 miliardi di euro di export nel 2020. “L’impegno – ha ricordato Renzi – è ambizioso: 36 miliardi di euro di export nell’agroalimentare è poco ancora, anche se Martina mi starà odiando – ha scherzato il Premier – perché è il record assoluto fatto dall’Italia. Dobbiamo però arrivare a 50 miliardi, perché non è possibile che l’Italia con le sue caratteristiche non riesca ad arrivare a quei risultati. Ci vorrà qualche anno, ma ci arriviamo”. Intanto il fatturato complessivo dell’agroalimentare made in Italy, tra export da record e un mercato italiano in ripresa, nell’anno appena concluso ha raggiunto la vetta di 135 miliardi di euro. “Il Governo sosterrà questo sforzo anche con una missione di sistema a marzo – ha sottolineato Renzi – ma le aziende “devono fare più sistema. L’Italia c’è, l’agricoltura e l’agroalimentare non sono il passato di questo Paese, ma la pagina più bella che è ancora da scrivere e che scriveremo. E questa è una eredità di Expo che può stare in piedi solo se accanto all’impegno delle persone che fanno impresa e lavoro sul territorio c’è un sistema del credito che funziona”. fonte: Winenews

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