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Giu 07 2008

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DEGUSTAZIONE DEL SALAME BERGAMASCO ALLA CA’ DELLA MATTA

Prima uscita nel programma di collaborazione con il Parco dei Colli
La degustazione dei salami tipici bergamaschi, tenutasi il 1 giugno a Ca’ della Matta, è stata un primo significativo passo perchè si metta in moto il nuovo progetto di monitoraggio, valorizzazione, incremento della qualità delle produzioni agricole presenti nel Parco dei Colli di Bergamo.
Progetto che sta elaborando un gruppo di lavoro a cui partecipano le 2 Condotte Slow Food di Bergamo, Condotta di Bergamo e Condotta Valli Orobiche, e un qualificato pool di tecnici e consulenti.
 
Erano presenti  7 produttori, con i rispettivi prodotti, prodotti confrontati tra loro e con altri 4 salami di produttori bergamaschi (uno dei quali pure interno al perimetro del Parco) reperiti da Slow Food.
La comparazione dei salumi, rigorosamente senza possibilità di riconoscimento dei produttori, ha avuto una duplice valenza:
a.  momento importante di confronto e di autoverifica,
b. esperienza sensoriale non usuale, data la presenza di ben 11 campioni in parallelo.
Lo scopo, pienamente raggiunto, non era quello di stabilire graduatorie o classifiche, ma di riconoscere tratti di contiguità o difformità di interpretazione del salume più noto della norcineria locale e capire quale sia, al momento, lo stato dell’arte delle produzioni del Parco dei Colli.
Evidentemente, in assenza di un disciplinare di riferimento, le procedure sono autoreferenziali, basate comunque su esperienze e tradizioni di lungo corso.
Ne è sortita una decisa soddisfazione vuoi per la non scontata e non consueta disponibilità a “mettersi in gioco”, da parte di chi si cimenta con piccole produzioni, vuoi, soprattutto, per il generale apprezzamento di tutti i campioni assaggiati, testimoni di un  livello qualitativo medio alto, con punte di eccellenza.
Ottima base di partenza per intessere un percorso che contempli soluzioni condivise riguardo a:
·  benessere dell’animale , auspicabilmente allevato in regime semi-brado,
· strategie di conduzione e trasformazione a basso impatto ambientale,
· distribuzione e vendita diretta,
· tendenza alla riduzione drastica di movimenti e trasporti di materie prime che dovrebbero essere reperite in loco.
Sicuramente un inizio che fa ben sperare
 
Lorenzo Berlendis
Fiduciario Slow Food Valli Orobiche

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