Bellissima giornata con gli amici Pendolari del Gusto: Pino Gianninoto, Giancarlo Granaldi, Domenico Maraglino e Francesco Rinaldi, della Condotta di Alberobello e Valle d'Itria, che conta tra l’altro più di 550 iscritti ed è attivissima su più fronti Slow Food.
Recuperata la simpatica brigata in aeroporto a Orio si parte per le colline Scanzesi dall'amico Biava che per l'occasione si è offerto di mostrarci la azienda.
Dopo due passi tra vigneti e panorama mozzafiato su mezza Lombardia, entriamo nella piccola ma affascinante cantina e scendiamo nel fruttaio dove stanno appassendo le uve di Moscato di Scanzo del 2009. L’incontro è arricchito dalle parole di Manuele, che ci racconta aneddoti e vicissitudini ricche di emozioni del suo lavoro di viticoltore.
Continuiamo poi con l'assaggio dei 4 vini nella saletta di degustazione con i prodotti abbinati ai formaggi delle nostre zone.
Si parte con Il "Ghibellino", abbinato con tre taleggi: uno stracchino artigianale della Valle Imagna, uno della Valle Brembana e un taleggio dop della Bassa Bergamasca.
Semplice ma ricco questo taglio bordolese e il suo accostamento con il taleggio di Taddei campione di intensità e prelibatezza e apprezzatissimo dagli amici pugliesi.
Proseguiamo con intrigante "Guelfo" fratello maggiore del Ghibellino sempre fatto con Cabernet e Merlot che assaggiamo con tre bitto di cui un deludente dop, e altri due giganti presidiati Slow Food, prodotti in terra bergamasca nel medesimo alpeggio Cavizzola dell'amico Alfio Sassella, annata 2008, uno della cima e uno del rientro.
Si passa poi ad un seducente Moscato Giallo cosiddetto vino del “Vescovo” con il quale prepariamo il palato per al Moscato di Scanzo.
A quest'ultimo eccezionale vino ricco di storia e sensazioni abbiniamo 4 tipi di "Stachitunt", di cui due di dubbia provenienza (probabilmente solo il nome) e gli altri due del Guglielmo Locatelli di Regetto, di cui uno dell’ alpeggio della Sella e uno della cima Piazzo;
Sublime, complesso e intenso il Moscato di Scanzo; bene anche l'accostamento con gli “strachitunt”del Guglielmo: il primo delicato il secondo vigoroso; insoddisfacenti gli altri due; ma forse il miglior abbinamento a detta di tutta la compagnia ed in particolare di Manuele, pare sia la sua contemplazione in solitaria.
A questo punto ritorniamo in cantina per una straordinaria anteprima della docg 2007 e poi via per la Trattoria Visconti fresca di meritata chiocciolina dove ci aspetta Daniele, fautore dell’ incontro tra le due condotte, con la sua famiglia, che per l'occasione ci ha riservato un trattamento speciale.
Si inizia con un Franciacortino Vezzoli accompagnato da qualche stuzzico di cui un sopraffino cannoncino ripieno di ricotta e zafferano e da un antipasto composto da salumi nostrani quali salame, pancetta, bresaola, e ancora torta di verdure e ortaggi in agrodolce.
Proseguiamo con un bel Ronco di Sera dell’azienda agricola Sant Egidio accostato con deliziosi casoncelli della nonna Ida per poi finalmente arrivare al colossale carrello dei bolliti composto da sette tagli: cotechino con purea di patate, gallina nostrana, testina di vitello, cappello del prete, guanciale di manzo, biancostato, lingua, e da sette salse: maionese, salsa verde, senape, sale di Cervia, mostarda di Cremona, rafano, verdurine in agro, il tutto innaffiato da un gentile Lambrusco di Sorbara dell’ Azienda agricola Zucchi.
E ancora insaziabilmente un paio di graditi formaggi della di Arrigoni di Valtaleggio: Roccolo e Taleggio
Terminiamo con il dolce fatto da una maestosa panna cotta alle castagne e crema di noci e poi a seguire caffè con dolcetti, grappetta e su richiesta degli amici pugliesi, finocchio fresco per agevolare la digestione.
Purtroppo la giornata con i nostri compari volge al termine ed è tempo di rientrare e in aeroporto;
Il tempo di saluti e baci e l’invito dei carissimi Pendolari del Gusto per un nuovo incontro tra i sapori della Puglia, speranzosi che ciò possa sfociare in un simpatico gemellaggio e futura collaborazione tra le due condotte. Doriana e Oliviero
Rassegna fotografica
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