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Feb 25 2010

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IL CONGRESSO DI CONDOTTA: LA RELAZIONE DEL FIDUCIARIO

Martedì 23 febbraio, ore 18,30 ALBINO BG

Carissimi soci e simpatizzanti,
l’incontro odierno non deve assumere, nelle nostre intenzioni, i connotati di un passaggio formale ovvero di un mero adempimento statutario.

1. UNA NUOVA DIMENSIONE

Nell’alveo delle trasformazioni che l’Associazione nazionale, sta vivendo, anche la nostra Condotta si muove – e si è mossa anticipatamente, concediamoci un pizzico di orgoglio, – verso nuovi approdi.
L’Associazione, da sempre connotata per essere propugnatrice del Diritto al piacere e della Qualità del vivere, da qualche tempo e in modo consistente e significativo, ha intrapreso un percorso che ha portato il movimento da una agguerrita compagine di ‘gastrosofi gaudenti’  (S. Barbero) dedita alla convivialità e alla  scoperta e valorizzazione di buoni prodotti a soggetto sociale che sta dentro i cambiamenti. Soggetto che si interroga su tutta la filiera, soggetto  che promuove la consapevolezza, anche come processo di empowerment, soggetto che pone come perno dello sviluppo o del de-sviluppo una nuova ruralità.
Una nuova agricoltura a scala ridotta che si proponga di far pace con la terra, valuti l’impatto delle produzioni, sia rispettosa del territorio e della sua vocazione, dei ritmi naturali e biologici, della varietà delle specie e della biodiversità, della storia e delle tradizioni locali. Un’agricoltura fondata sulla brevità delle filiere e sul rapporto diretto tra gli attori in gioco.
Quanto, insomma, è felicemente riassunto nell’approccio olistico del BUONO, PULITO e GIUSTO.

2. TERRA MADRE E LE COMUNITA’ DEL CIBO

In più, le nostre migliori energie, d’ora in poi verranno spese per affermare in tutte le sedi , in tutte le occasioni lo spirito di TERRA MADRE. Questa sarà la rotta che guiderà in modo consistente il nostro agire. Alla nostra associazione, insieme ad altri, ma con la fermezza e la convinzione di chi ha intuito ed organizzato per prima questa prospettiva, tocca il ruolo di maieuta di strumento operativo perché nei territori si sviluppino ed istituzionalizzino le  COMUNITA’ DEL CIBO. Senza ricorrere a toni apocalittici, è l’unica chance che abbiamo per uscire dall’asfissia che il Pianeta, e il nostro territorio con lui, sta consumando.
Non conosciamo altra via che quella di far tornare l’agricoltura un’attività interessante dal punto di vista economico, ambita e rispettata dal punto di vista sociale, tutelata dal punto di vista  istituzionale perché fondata sulla valorizzazione dei giacimenti eno-gastronomici di cui anche la nostra provincia è piena. Finché l’attività agricola e la pesca  continueranno il loro declino verso la residualità non potrà esserci freno alcuno alla distruzione degli ecosistemi, alla rapina dei suoli, all’impoverimento dei territori, alla riduzione della biodiversità.

Non a caso il tema della serata è il mais antico, perché vogliamo parlare come mangiamo oltre che parlare di quel che mangiamo, meglio ancora vorremmo mangiare quello di cui parliamo.

3. I MAIS ANTICHI

Il nostro obiettivo, in questo caso specifico, è quello di riuscire ad introdurre nelle abitudini alimentari non il consumo di mais o del mais ma dei mais. Vorremmo giungere all’ abitudine diffusa di consumare polenta di rostrato, biscotti di scagliolo, grissini di ‘spinusa’, torta di quarantino. Per arrivare a ciò abbiamo indicato un percorso che stiamo costruendo con tutti gli attori in gioco: i produttori, fulcro dell’operazione, i mugnai, i ristoratori e affinatori delle valli, i dirigenti e i tecnici della Stazione di Maiscoltura, i decisori locali e, last but not least, i co-produttori. I consumatori come noi che con le loro scelte quotidiane possono dare un impulso sano e concreto ad un’economia diversa.
Auspichiamo che nell’altopiano di Clusone, dove ci sono tutte le condizioni favorevoli, nasca e si consolidi la Comunità del Cibo del mais Rostrato Rosso.
Noi siamo disposti ad investire con i nostri strumenti (Arca del Gusto, Presidi,…) perché si vada in questa direzione. Lo stesso faremo in altre aree vocate ad altre produzioni.

4. STRACCHINO ALL’ANTICA

Stiamo, infatti, similmente procedendo in Valle Brembana (con le affluenti Serina, Taleggio ed Imagna) perché i formaggi di eccellenza che vi si producono trovino il giusto apprezzamento, si possano continuare a produrre come tradizione insegna, diano la possibilità a casari bravi e capaci di continuare a lavorare il latte con dignità e giusta remunerazione. La strada è quella della scelta della qualità senza compromessi, l’alternativa è o produrre formaggi  indistinti ed indistinguibili o conferire il latte ai prezzi risibili che oggi condannano chi munge a farlo in condizioni prossime alla miseria. Un recente studio delle Comunità Montane ha calcolato che la remunerazione oraria media per gli agricoltori si attesta tra 1 e 2 euro. Una follia da cui occorre liberarsi in fretta. La stessa follia che miete le vittime principali della denutrizione tra le file dei contadini del Pianeta, cioè tra chi il cibo lo produce!

5. C’È DEL BUONO IN BERGAMASCA.

In conclusione, la nostra Provincia è incastonata nell’Insubria che è stata definita l’Amazzonia d’Europa, nella sua estensione che corrisponde al 3% del territorio europeo si trova il 56 % delle specie totali. L’alta variabilità geo-morfologica ha prodotto nei millenni una straordinaria biodiversità naturale. Vorremmo contribuire a consegnarla alle generazioni future con annesse le eccellenze agro-alimentari di cui disponiamo e di cui disporremo.

6. PROGETTI

Nel prossimo quadriennio ci muoveremo per consolidare o rinnovare progetti guida che riteniamo fondanti quanto intrecciati saldamente tra loro:
· Presidi e Arca del gusto. Sono in fase di accreditamento due Presìdi , l’Agrì di Valtorta (Alta Valle Brembana)  e Stracchino tradizionale (Alta e Media Valle Brembana, Val Taleggio e Valle Imagna)  Sono in fase di valutazione i seguenti altri 5 prodotti, Mais Rostrato Rosso di Rovetta-selezione Marinoni (Alta Valle Seriana), Formagella Scalvina (Valle di Scalve), Formaggio di Alpeggio dell’Alta Val Parina (Val Serina), formaggella di Bossico, Biligocc (Alta Valle Seriana).
· Orti in Condotta. Apriremo una serie, ci auguriamo, lunga con il primo orto della Bergamasca presso la Primaria di Pontida.
· Alleanza chef-Presìdì. Oltre ai 6 già inclusi abbiamo contatti in corso con altri ristoratori di livello diverso.
· Comunità del cibo di Terra Madre. In collaborazione con altre Condotte e , soprattutto, con enti territoriali –tra i quali gli Ecomusei dell’Adda e di Valtaleggio-, cureremo eventi e manifestazioni legate al cibo locale. (Mangiare l’Adda, Fiera del Parco dei Colli,…). Attiveremo reti tra produttori e co-produttori in supporto ai Gas esistenti o per promuoverne di nuovi.
· Mercati della Terra. I nostri produttori coinvolti nel Progetto Presìdi, sono stati ingaggiati, come ospiti, nella prima fortunata edizione del MdT di Milano, intendiamo però lavorare perché anche nei nostri territori si aprano le porte a mercati locali. (Albino, Parco dei Colli, Plis del M. Canto,…)

7. CONVIVIALITA’

Il programma quadriennale continua ed approfondisce i temi delle scorse stagioni e si ripromette di creare occasioni conviviali e di studio nella direzione esposta in premessa. I filoni che riproporremo sono:
· Il cibo quotidiano: proseguiremo con proposte alla ricerca delle radici del cibo di tutti i giorni, per stimolare acquisti consapevoli. Un impegno per contribuire a migliorare la qualità della vita a partire, appunto, dal consumo quotidiano.
· Terra Madre Convivio: privilegieremo i prodotti locali, magari Presidi, insieme alla scelta rigorosa della stagionalità dei cibi, per promuovere le Comunità del Cibo.
· Il Trionfo del Cibo: un percorso di convivi importanti alla scoperta di Personaggi della Cultura e di grandi Vignaioli.
· I Pendolari del Gusto: itinerari alla scoperta di realtà eno-gastronomiche di altissima qualità ed importanza, vicine e lontane.
· Sapere di cibo: mettiamo e metteremo in cantiere una serie di master of food, e di altri corsi più agili.

8. LA CIURMA

Lo stato di salute della Condotta è buono, sia dal punto di vista finanziario che della squadra di lavoro che dei soci, il numero dei quali è in continuo crescendo ed è arrivato a superare le 125 unità. La proposta di gestione che sottoponiamo è la seguente, posto che una volta approvato il Comitato di Condotta , sarà poi lo stesso a scegliere il Fiduciario, a norma di statuto.

Comitato di Condotta:
– Fiduciario:…
– Segretario: Doriana Offredi
– Tesoriere: Alessandro Testa
– Responsabili dei progetti:
· Educazione: Orti/Master of Food/GdA: Alessandra Mastrangelo
· Tesseramento: Doriana Offredi
· Comunicazione: Silvio Magni
· Biodiversità/ Terra Madre/ Presìdi: Lorenzo Berlendis, Beppe Stefanelli, Silvio Magni, Oliviero Manzoni
· Progetto Alleanza: Silvio Magni
· Rapporti esterni: Giuseppe Cinardo  
· Casa editrice: Alessandra Mastrangelo
· Buon Paese: Lorenzo Berlendis
               

9.  L’ASSOCIAZIONE

La Condotta partecipa attivamente alla vita dell’ Associazione, in particolare con Slow Food Lombardia. L’attuale Fiduciario è stato cooptato nel Direttivo Regionale che andrà rinnovato, una componente del CdC ha pure un incarico regionale. In più occasioni la Condotta ha collaborato e collaborerà ad eventi a livello regionale. Il presente Congresso deve esprimere 2 delegati al Congresso Regionale del 18 aprile e designarne altrettanti per l’assise nazionale di Abano. Sarà poi il Congresso regionale a nominarli.

Lorenzo Berlendis

Pontida 23 febbraio 2010

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