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Giu 22 2010

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DOPO L’EOLICO LA MINACCIA

“Serve un intervento forte della politica perché l’agricoltura possa sopravvivere in zone difficili dove si tolgono vigneti e frutteti per far posto a pannelli fotovoltaici, in nome di un reddito che distrugge il paesaggio” 

 

Vittorio Sgarbi critico d’arte e sindaco di Salemi che, ancora in battaglia contro le torri eoliche poste in luoghi in cui “non servono a nulla e distruggono il paesaggio”, si lancia anche contro il fotovoltaico che, soprattutto nel Meridione, in Sicilia e in Puglia, sta sostituendo le colture agricole poco redditizie.
La voce di Sgarbi si aggiunge a quella di Carlin Petrini che, a Seriate, per la presentazione del suo libro, ha espresso lo stesso concetto: se non ci sarà un serio intervento affinchè il lavoro in agricoltura sia giustamente compensanto, si smetterà di coltivare le terre per investire nel fotovoltaico.
È da notare che in questo 2010 nel quale sono previsti dallo Stato incentivi e contributi importanti per il fotovoltaico, soprattutto se accoppianto allo smaltimento dell'amianto, si sta verificando una vera e propria corsa da parte di numerosissime aziende agricole e  allevamenti intensivi di bestiame (con il tetto in eternit) al fotovoltaico, tant'è che l'Enel  non è più in grado di soddifare le domande (i contributi e gli incentivi scadono a fine 2010 e pare sia intenzione del Governo di non prorogarli).

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