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Gen 13 2015

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PESCA ECCESSIVA IN GIAPPONE (E NON SOLO…)

Pesca eccessiva in Giappone: futuro nero per il Sushi? Secondo Jiro Ono, considerato il più grande cuoco al mondo del prelibato piatto a base di pesce crudo, dipinge un futuro “nero” per la pietanza, trasformatasi in uno dei simboli del Giappone nel mondo, sottolineando la difficoltà di rifornirsi di buon tonno rosso.

A 89 anni Ono guida ancora uno dei più prestigiosi ristoranti dove viene offerta questa prelibatezza, il tre stelle Michelin Sukiyabashi di Ginza, il più lussuoso quartiere di Tokyo.

Il futuro è molto negativo – ha dichiarato Ono nei giorni scorsi in una intervista – fin d’ora spesso non posso ottenere gli ingredienti che voglio veramente; ho una visione negativa del futuro: è sempre più difficile trovare i pesci di una qualità accettabile”.
Il motivo è la pesca eccessiva: più del 90% degli stock ittici mondiali sono considerati sovrasfruttati. A risentire maggiormente del fenomeno è un elemento base del sushi: il tonno rosso. La specie, i cui esemplari sono scesi di oltre il 96% in alcune parti del mondo, sta diventando merce rarissima che arriva a costare prezzi astronomici. Nel 2013 un tonno da 227 kg è stato venduto per quasi 1,8 milioni di dollari ad un’asta del pesce a Tokyo. In questo panorama, si pensa che nel prossimo futuro i pesci di allevamento costituiranno l’unica risorsa disponibile. Tuttavia l’allevamento di alcune specie sembra essere più complicato e la produzione intensiva pone non pochi problemi. Proprio come gli animali negli allevamenti su terra, i pesci nei recinti di acquacoltura spesso sono trattati con antibiotici e antiparassitari; ed inoltre, come denunciano gli ambientalisti, per quanto possano essere meno pericolosi delle fattorie industriali a terra, anche gli allevamenti ittici sono una fonte di inquinamento.

Slow Food è molto sensibile a questi problemi e conduce da anni una campagna per il Pesce Buono, Pulito e Giusto con la campagna Per capire gli oceani

Il pesce è una questione a dir poco… scivolosa.
Immerso nelle acque, quindi invisibile, è un patrimonio difficile da studiare e conoscere.
In che condizioni si trovano i (nostri) mari? Quali specie di pesce sono davvero minacciate? Possiamo influenzare il mercato? Dobbiamo smettere di mangiare pesce?

Slow Food si occupa da anni di questi temi. L’associazione sensibilizza gli amanti del pesce attraverso Slow Fish, fiera che si tiene ogni due anni a Genova, e sviluppa progetti a sostegno delle comunità di pesca artigianale responsabile. Inoltre, i soci della nostra rete realizzano in tutto il mondo tantissime iniziative locali.

Il sito presenta il percorso realizzato dalla nostra associazione e offre percorsi di riflessione a chi vuole imparare a seguire buon senso,curiosità e, perché no, appetito, per compiere scelte consapevoli, buone e responsabili allo stesso tempo.  Vedi: http://www.slowfood.com/slowfish/welcome_it.lasso

Scarica la Guida: Mangiamoli Giusti:

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