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Set 19 2011

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DUEMILAVINI 2012

Tempo di Guide. Ha battuto tutti sul tempo l’Associazione Sommllier che si presenta: Gaja, Voerzio, Brovia, Tasca d’Almerita, Antinori e “mr Colle Massari” Tipa, i pluripremiati.

La siciliana Tasca d’Almerita (Chardonnay 2009, Diamante d’Almerita 2010, Rosso del Conte 2007) e le cantine piemontesi Angelo Gaja (Barbaresco 2008, Sperss 2007, Langhe Chardonnay 2009), Roberto Voerzio (con i Barolo Rocche dell’Annunziata Torriglione 2007, Brunate 2007 e Cerequio 2007) e Brovia (con i Barolo Cà Mia 2007, Rocche 2007, Villero 2006): ecco i “4 moschettieri” dell’enologia italiana, ovvero le cantine più pluri-premiate da “Duemilavini 2012”, la guida Ais-Bibenda, capitanata da Franco Ricci. Tra i produttori al top, con più etichette, cala il poker di “5 grappoli” (il massimo riconoscimento) lo storico marchio del vino italiano Antinori, grazie a Solaia 2008, Tignanello 2008, Cervaro della Sala 2009 (Umbria) e Moscato di Trani Kaloro 2009 Tormaresca (Puglia); insieme a Gaja che, ai suoi grandi vini del Piemonte, aggiunge il suo Ca’ Marcanda 2008 di Bolgheri, in Toscana, e alla sorpresa “mister Colle Massari” Claudio Tipa, anche lui a quattro eccellenze tutte toscane: Bolgheri Superiore Grattamacco 2008, Montecucco Sangiovese Lombrone Riserva 2007 Colle Massari e Brunello 2006 e Rosso di Montalcino 2008 Poggio di Sotto, new entry del suo gruppo. Con 3 etichette premiate anche il costruttore-produttore Vittorio Moretti, con due “5 grappoli” per le bollicine di Franciacorta della cantina Bellavista e per la toscana Petra. Tra le regioni domina il Piemonte, con 93 “5 grappoli”, seguito dalla Toscana con 88, e dal Friuli Venezia Giulia, con 32 etichette. E tra le denominazioni stravince il Barolo, con 54 etichette, seguito a distanza da un altro “mostro sacro” del vino italiano, il Brunello di Montalcino, con 18. Sul podio anche l’Amarone della Valpolicella, con 13, che la spunta di misura su Barbaresco e Franciacorta, e sul Chianti Classico, con 9 etichette premiate; importante anche la performance dell’Alto Adige che, con le sue denominazioni sotto il cappello comune “Alto Adige Doc”, conquista 20 “5 grappoli”.
Fonte: bibenda e winenews

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