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Giu 20 2011

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I PENDOLARI DEL GUSTO: LONDRA 2a GIORNATA

2a Giornata, visita al Birrificio, borought Market, lungo il Tamigi

Bill Green ci aspetta alla Stazione Liverpool Street per andare a Tottenham a visitare un Birrificio Artigianale. Scopriamo che la rete dei metro è assediata da lavori per l’Olimpiade londinese e viene massacrata con chiusura di alcune tratte proprio il week end. Comunque arriviamo.

Transfert in treno, poi autobus ed arriviamo al birrificio, dove ci attendono alcuni amici, già visti la sera prima a cena e alcuni italiani che collaborano a SFLondon. Ci raggiunge anche Cristina, amica berbennese di Oliviero e Doriana, architetto che lavora a Londra con grande successo in uno megastudio che si occupa di allestimenti d’arte e musei.
Andy Moffat, il birraio della Redemption Brewery, ci presenta la storia delle sue birre, inglesi tradizionali, il processo di produzione, i malti ed i luppoli usati e poi spilliamo a volontà le due birre dai fusti. Le accompagnamo con i I Giganti della Montagna (i formaggi bergamaschi che abbiamo portato per degustare con gli inglesi e per regalare a Bill che ci ha ospitato: i presìdi Agrì di Valtorta e Stracchino all’antica delle Valli Orobiche, il Formai de Mut della Francesca Monaci dell’alpeggio della diga del Calvi, lo Stachitunt del Guglielmo Locatelli dell’alpeggio della Sella ed il Bitto Storico del Cavizzola dell’alpeggio pianvalle).
Al Birrificio non arriva il nostro Beppe, fermo in treno per 2 ore e mezzo per un guasto alla segnaletica (non solo in Italia….)
Allegramente ci congediamo dopo aver bevuto litri e litri di birra (ancora!): ci stava benissimo sui nostri formaggi! Ci rivedremo a cena con Bill in un pub frequentato da inglesi con 4/4 di inglesità e, soprattutto dai tifosi di calcio, che arriveranno numerosi dopo la partita Inghilterra-Svizzera.
Ritrovati Beppe e Mari, ci portano al Brought Market, il più famoso mercato londinese vicino al Tower Bridge. Si trova tutto ciò che commestibile. La gente si ferma e mangia, si stende nel prato della cattedrale vicina e mangia, anche Oliviero prova tutto quello che c’è da provare…
Da lì una grande passeggiata lungo le rive del Tamigi…
Troviamo i mostri dell’architettura contemporanea, i grattacieli che non danno assolutamente l’idea della città: potrebbero essere costruiti uguali in qualunque parte del mondo. La globalizzazione imperante toglie qualsiasi identità, qualsiasi identificazione dei luoghi…
Vediamo il Teatro Shakespeare ricostruito come nel ‘700 e rimaniamo affascinati dalla Tate Modern, la Galleria di Arte Contemporanea ricavata da una Centrale Elettrica ad Olio Combustibile. Ci ripromettiamo di visitarla all’indomani. Attraversato il Millenium Bridge di Ser Norman Foster fino a raggiungere la Cattedrale di St Paul e poi Piccadilly Circus.

   
     
     
     
     
     
     
   

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