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Dic 17 2007

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I DATTERI DELL’OASI DI SIWA

I datteri dell'oasi di Siwa, Presidio Slow Food, in vendita nei supermercati Coop a sostegno dei piccoli produttori

   La delicata dolcezza del dattero è la miglior conclusione per un tradizionale pranzo di Natale. E quest'anno, in tutti i supermercati italiani Coop saranno in vendita i datteri dell'Oasi di Siwa (Egitto), Presidio Slow Food.
Questo tipo di frutta, proveniente da palme di antiche varietà, è sempre più rara e anche nelle oasi è forte il rischio estinzione legato a ragioni di mercato: quando si reimpiantano le palme si privilegiano quelle più produttive e resistenti.

Con il progetto del Presidio, la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus si pone un obiettivo ambizioso: recuperare queste palme da dattero, meno produttive e dai frutti più delicati, ma particolarmente buoni, e fare in modo che i coltivatori siano sempre più autonomi nella gestione delle loro attività, anche nelle fasi di trattamento e confezionamento che ora sono eseguite da alcune fabbriche locali. Il progetto è nato grazie al sostegno di Coop Italia e alla collaborazione della cooperativa di commercio equo Scambi Sostenibili e di Commercio Alternativo.     
Il ripopolamento di queste varietà rare, contributo alla conservazione della biodiversità, richiede molto tempo, ma può essere abbreviato con l'impiego della tecnica di moltiplicazione in vitro, piuttosto costosa.
Per avviare una prima parte del ripopolamento, una quota della vendita delle confezioni di datteri essiccati di Siwa sarà devoluta proprio al progetto di moltiplicazione in vitro. Grazie ai fondi raccolti sarà inoltre realizzato un essiccatoio comune che permetterà ai produttori di controllare tutta la filiera, fino all'esportazione, e di certificare il prodotto fairtrade e organico.
Acquistare nei supermercati Coop le piccole scatole esagonali di datteri essiccati significa dunque aiutare i piccoli produttori locali a ottenere una più dignitosa remunerazione e salvare un importante patrimonio di biodiversità nell'Oasi di Siwa.
 Regala i datteri del Presidio Slow Food!

 

Presidio dei datteri dell'oasi di Siwa
Egitto

Nota sin dall'antichità per l'abbondanza delle sue acque e la vivacità della vita civile e religiosa, la grande oasi di Siwa (300 mila palme da dattero e 70 mila olivi) si trova nella zona desertica dell'Egitto nord-occidentale, a pochi chilometri dal confine con la Libia.
Antica tappa carovaniera per il commercio dei datteri, Siwa era ed è nota per le abbondanti acque di ottima qualità, i resti archeologici di epoca faraonica, la produzione di coloratissimi ricami, nonché la ricca e variegata agricoltura.
Adagiata in una profonda depressione, ai piedi dell'antica cittadella, l'oasi è composta da tredici villaggi, i cui abitanti appartengono a dieci tribù berbere, aggiungendo all'interesse storico e naturalistico una forte componente culturale e antropologica.
La terra coltivata nell'oasi si estende per circa 5000 ettari, suddivisi in unità denominate giardini, parcellizzate ulteriormente in parti più piccole (hattia) collegate ai pozzi per l'irrigazione, un tempo naturali e ora scavati artificialmente.
L'acqua utilizzata per l'irrigazione è salmastra e idonea soltanto per colture tolleranti quali: datteri (la più importante dal punto di vista quantitativo e qualitativo) olive, menta e carcadé.
Via via che ci si avvicina alle coltivazioni quella che da lontano pareva una foresta si trasforma in una realtà ben organizzata. Ogni giardino è costituito da piccoli lotti di terreno suddivisi da canaletti per l'irrigazione. Al centro delle piccole parcelle di terreno (circa 5-6 mq) c'è una palma o un albero di olivo, nella maggior parte dei casi, oppure altre essenze da frutto.
Quando viene preparata una nuova parcella, occorre bonificare il terreno togliendo un primo strato (della profondità di un metro circa) e sostituendolo con una miscela di sabbia del deserto e letame maturo. Il nuovo substrato viene più volte sommerso con acqua dolce. Si procede quindi alla semina di erba medica e successivamente si piantano le palme, gli olivi o le altre essenze. L'erba medica, falciata regolarmente, è usata come alimento per il bestiame.
I datteri prodotti nell'oasi sono di due tipologie: ci sono varietà per il consumo fresco a livello locale e varietà essiccate, adatte al commercio.
Le tre cultivar più importanti sono la sewi, la frahi, e la hasawi, tutte locali. Altre tre varietà, particolarmente apprezzate e ricercate, sono coltivate in misura minore, e rischiano di scomparire dall'oasi: si tratta della ghazal (dalla polpa semidura), della taktakt (dalla polpa morbidissima) e della amenzoh (tra le prime a fruttificare a Siwa).
L'epoca di maturazione dei datteri è diversa: l'amenzoh fruttifica per prima (a settembre), la sewi e l' hasawi a inizio ottobre, la ghazal a fine ottobre e la taktakt a dicembre-gennaio. A seconda delle varietà, si mangiano freschi (in loco) oppure si fanno essiccare in forno (a circa 70°).
La palma inizia a produrre intorno al decimo anno di vita e la produzione massima si ottiene tra il decimo ed il venticinquesimo anno di vita. Ogni pianta offre mediamente 50 kg di datteri per anno (si va da una punta di 70-100 kg/anno ai 30-40 kg per anno prodotti delle piante più vecchie).
La raccolta viene effettuata a mano arrampicandosi sui tronchi con l'ausilio di cinture realizzate con fibra di palma.
I datteri sono un cibo fondamentale nella tradizione locale. Tra le preparazioni tradizionali l'Elhuji (uova, olio di oliva e datteri), il Tarfant (pane, olio di oliva e datteri) e il Tagilla (farina, olio di oliva, acqua e datteri). Durante il Ramadan, si mangiano la sera, per rompere il digiuno.

Il Presidio
Attualmente la produzione e la commercializzazione dei datteri è organizzata dall'associazione SCDEC (Siwa Community Development Environmental Conservation), costituita grazie al programma "Siwa Environmental Amelioration Project" della Cooperazione Italiana allo Sviluppo.
La SCDEC è composta da un consiglio di 13 membri, ognuno eletto dal proprio villaggio, ed è diretta da un comitato esecutivo formato da 4 persone.
Oltre allo sviluppo delle attività agricole dell'oasi tramite un progetto di microcredito, la SCDEC cura un progetto di educazione e di alfabetizzazione informatica, si occupa della commercializzazione dei prodotti dell'oasi ed è il partner privilegiato dei progetti realizzati da Cooperazione Italiana e da altre organizzazioni internazionali.
Il Presidio intende lavorare per valorizzare i datteri di migliore qualità dell'oasi, facendoli conoscere sul mercato nazionale e internazionale: sarà stilato un disciplinare di coltivazione sulle diverse varietà, nascerà un associazione di piccoli produttori e   a medio termine – sarà realizzato un essiccatoio comune (grazie al sostegno della Cooperazione Italiana), che permetta ai produttori di controllare tutta la filiera, fino all'esportazione.

Area di produzione:
Oasi di Siwa, goveratorato di Matrouth, deserto egiziano occidentale

Presidio sostenuto da:
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Coop Italia

Referenti del Presidio:
Anwar Youssef Sarhan
SCDEC (Siwa Community Development Environmental Conservation)
E-mail: anwarscd@yahoo.com
Tel. +200464600010

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