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Mag 24 2010

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LE BOTTIGLIE DI GINO: UNA DEGUSTAZIONE MEMORABILE

Mi sembra ancora di navigare in un mare così agitato dalle emozioni, che a malapena riesco a governare le commoventi suggestioni che le 12 bottiglie stappate sabato scorso mi hanno lasciato.
Dodici straordinarie bottiglie sottratte dalla cantina di Luigi Veronelli, la più stupefacente cantina che ci sia in Italia; stupefacente perché tra quelle mura interrate sui colli di Bergamo è racchiusa la storia dell'enologia italiana dagli anni cinquanta ad oggi.

E sabato 22 maggio – in chiusura di Ristorerò 2010 (www.ristorero.eu), seconda edizione della manifestazione nata per celebrare due eccellenti bergamaschi: Vittorio Cerea, creatore del ristorante Da Vittorio, e Luigi Veronelli, il primo bergamasco di origine e il secondo solo di importazione – in una sala della Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, si sono stappate 12 bottiglie che ci hanno raccontato della nascita dei grandi vini italiani, bianchi e rossi, andando a toccare regioni distanti, dalla Valle d'Aosta al Friuli Venezia Giulia, e da qui giù fino alla Puglia, in un crescendo di millesimi cha hanno spaziato dal 1964 al 1988. Con queste bottiglie sono nati anche i grandi vignaioli italiani, quelli che Veronelli ha sempre amato e chiamava affettuosamente i "suoi" vignaioli: Bruno Giacosa, Josko Gravner, Edoardo Valentini, Cosimo Taurino, per citarne qui solo alcuni. Tutte queste bottiglie, così diverse, così uniche, ma tutte accomunate dalla sapiente ricerca dell'espressività dei cru, dei vitigni, dei saperi dell'uomo, ci hanno regalato rari esempi di eccellenza qualitativa, sia con riferimento ai tempi nei quali sono nate, sia ai tempi nostri, poiché straordinariamente si offrono ancora con superba bontà. Vini che sono il nostro orgoglio, vini che dovremmo mostrare più spesso a tutto il mondo, perché è con essi che ci poniamo ai vertici. Devo elencarli, ora, nell'ordine di servizio:
1 Trebbiano d'Abruzzo 1974 – Edoardo Valentini
2 Collio Ribolla Gialla 1985 – Josko Gravner
3 Vallée d'Aoste Blanc de Morgex et de La Salle 1988 – Vevey Albert Maison
4 Barbaresco Santo Stefano – Riserva Speciale 1964 – Bruno Giocosa
5 Barbaresco, 1967 – Gaja
6 Barolo 1971 – Giuseppe Rinaldi
7 Brunello di Montalcino Riserva Vigna Le Tufaie 1969 – Elina Lisini
8 Recioto della Valpolicella Amarone 1974 – Le Ragose
9 Rosso del Salento Notarpanaro 1975 – Cosimo Taurino
10 Cabernet Trentino di San Leonardo 1978 – Marchese Guerrieri Gonzaga
11 Fontalloro Vino da tavola di Toscana 1985 – Fattoria di Felsina
12 Colli Orientali del Friuli Picolit di Cialla 1979 – Ronchi di Cialla

Ho visto lo stupore negli occhi dei pochi degustatoti che hanno potuto partecipare, ho ascoltato i loro entusiastici commenti, ho osservato la loro gioia mentre se ne andavano.

Indimenticabile.
G.B.
(da Il Consenso)

(I nostri soci presenti: Bita Astori, Oliviero Manzoni e Silvio Magni)

 

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