Una storia di scarsa conoscenza delle leggi nazionali, totale impunità per i reati di bracconaggio e l’evidente aumento del turismo venatorio internazionale.
L’anatra in questione, una casarca, appartiene ad una specie rarissima in tutta Europa © iStock
Al di là del solito hype dei mezzi d’informazione di casa nostra, con articoli copiati e incollati, da piattaforma a piattaforma, la strategia ha funzionato. Prima con l’anteprima (successivamente cancellata), poi con il video completo della battuta di caccia nella laguna di Venezia che ha compiuto Donald Trump Junior, la notizia è diventata virale. E la discussione sulla legalità o meno di questa pratica si è, giustamente, accesa.
Il racconto di una notte di bracconaggio di uova di tartaruga
Cosa dicono i fatti su Trump Jr. a Venezia
Martedì 4 febbraio Andrea Zanoni, consigliere regionale di Europa Verde in Veneto, pubblica sul proprio profilo un post in cui denuncia di aver osservato in un video della Field Ethos “diverse scene di caccia agli anatidi nella laguna di Venezia”. La società citata, fondata dal primogenito del presidente degli Stati Uniti d’America, è una sorta di promotore di eventi specializzata nell’organizzare viaggi all’estero, per un pubblico di uomini che si definiscono “reliquie: avventurieri che non si devono scusare per ciò che sono”, descrivendosi come “filosofi amanti del whisky e del falò da campo”. Scorrendo i vari video si nota subito come venga celebrato ed esaltato il mondo delle armi e del machismo in tutte le sue declinazioni. LIFEGATE, 6 febbraio 2025, di Rudi Bressa
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