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Ago 10 2020

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DALL’AGRICOSMESI ALI TRATTAMENTI OLISTICI, LA BELLEZZA ETICA PIACE SEMPRE DI PIÙ

La richiesta è aumentata del 17% in due anni e il numero di saloni che abbracciano la filosofia bio è cresciuto del +19%

Sono sempre di più i saloni che offrono trattamenti naturali, +19% rispetto al 2018, a fronte di una domanda crescente di trattamenti biologici, cruelty free e in alcuni casi addirittura vegani. È quanto rilevato da Uala, sito e applicazione dedicato al mondo beauty e wellness, che ha fatto il punto sulla bellezza sostenibile da prenotare online.

«La bellezza sostenibile abbraccia almeno tre tipologie di prodotti cosmetici: quelli naturali, che devono provenire da una materia prima non lavorata, quelli biologici (almeno al 95%) e i vegani, nei quali sono ammessi solo componenti di origine vegetale e che come i precedenti non devono essere stati testati su animali – racconta Alessandro Bruzzi, ceo di Uala -. Nonostante le idee sull’argomento non siano sempre chiarissime, notiamo un interesse in costante crescita da parte degli utenti, che di anno in anno richiedono sempre più trattamenti green e, dove possibile, scelgono saloni che si espongono per scelte sostenibili».

I più richiesti

Se l’offerta a livello nazionale di trattamenti amici dell’ambiente è cresciuta di quasi il 20% in soli due anni, sono le regioni del Nord Italia quelle che registrano più richiesta per questi appuntamenti di bellezza, + 20% rispetto al 2018. Il comparto capelli è quello che registra il maggiore – e costante – incremento di prenotazioni con prodotti naturali, preferiti da chi ha un cuoio capelluto sensibile e irritabile: + 23% in soli due anni. In cima alla lista dei più prenotati ci sono il trattamento della cute, che risponde alle esigenze specifiche di ogni pelle senza ricorrere a parabeni, nichel o agenti schiumogeni, la colorazione e gli henné e i rituali corpo che utilizzano oli e cosmetici di derivazione 100% vegetale.

Il prezzo della bellezza sostenibile

La scelta di una bellezza etica si paga ancora e a caro prezzo. I trattamenti in salone che utilizzano prodotti bio, vegan e cruelty free costano in media il 14% in più rispetto a quelli tradizionali. «Che si decida di eseguire in salone il proprio trattamento o che si acquisti dal proprio hairstylist o estetista di fiducia un cosmetico da utilizzare a casa, la scelta di un prodotto naturale impatta ancora sui costi – aggiunge Bruzzi –. Nonostante questo, su base nazionale, il 17% in più di utenti rispetto al 2018 ha optato per la bellezza sostenibile, mosso sia dall’attenzione verso l’ambiente che dall’interesse ad eseguire trattamenti più rispettosi di pelle e capelli».

Agricosmesi: la nuova filiera del bio

Inizia a farsi strada nei saloni – e piace agli utenti – l’agricosmesi, una vera e propria filiera del bio che fa bene all’ambiente e alla salute. I cosmetici vengono realizzati con ingredienti naturali, coltivati con agricoltura biodinamica e utilizzando energie rinnovabili, senza fertilizzanti e a km0. Non solo: i prodotti di agricosmesi sono plastic-free, senza overpackaging e zero waste. Una filosofia amica della natura, che viene abbracciata da quei saloni che scelgono una bellezza etica e che limitano l’impatto sull’ambiente anche con le piccole scelte quotidiane. I professionisti che offrono trattamenti agricosmetici lavorano sul benessere a 360° dei propri clienti, concentrandosi non solo sull’estetica ma anche sui loro stati d’animo e sull’equilibrio psico-fisico. Fonte: Il Sole 24 Ore, Marika Gervasio, 10.08.2020

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