Sempre più roseo il futuro delle bollicine d’oltremanica, grazie ai cambiamenti climatici. E big del vino ci scommettono
Pierre-Emmanuel Taittinger e Patrick McGrath (Hatch Mansfield)
Uscirà sugli scaffali a settembre, con grandi aspettative, il primo vino prodotto in Gran Bretagna da Taittinger, una delle più prestigiose Maison di Champagne. Frutto di una joint venture con Hatch Mansfield, suo partner commerciale nel Regno Unito, è prodotto a Domaine Evremond a Chilham, nel Kent, la tenuta acquistata da Taittinger nel 2015 e per ora progetto top secret. Un ulteriore esempio, se ce ne fosse bisogno, dei passi da gigante percorsi dalle bollicine inglesi che, se fino a 30 anni erano poco più di una chimera, adesso potrebbero rappresentare il futuro, vista la rapida evoluzione del “climate change”, con l’aumento delle temperature che rende alcuni territori dell’Inghilterra perfetti per la vinificazione. Non solo Taittinger infatti, ma altri grandi brand stanno investendo nella produzione di English Sparkling wines: tra questi Pommery, che ha acquistato la tenuta di Pinglestone, a Old Alresford (Hampshire), e Henkell Freixenet, gruppo leader di mercato del Cava e del Prosecco, che si è aggiudicato la griffe Bolney, vicino a Brighton.
Nell’ottobre 2015 Taittinger ha acquistato circa 70 ettari di terreno nel Kent insieme al distributore di vino britannico Hatch Mansfield: è stata, secondo l’azienda, sia un’opportunità di espansione, sia il risultato di una lunga amicizia tra Pierre-Emmanuel Taittinger e Patrick McGrath, l’amministratore delegato di Hatch Mansfield. A maggio 2017 sono stati impiantati 30 ettari di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Meunier. Taittinger è stata la prima Maison di Champagne a creare un vigneto nel Regno Unito, in una regione in cui il sottosuolo gessoso è costituito dalla stessa struttura geologica della “Côte des Blancs”. Domaine Evremond si trova ad un’ora da Londra e prende il nome da uno scrittore francese del XVII secolo. Fu uno dei padri fondatori dell’Ordre des Côteaux de Champagne, esuli francesi che furono costretti a vivere per un periodo in Inghilterra per sfuggire alle prigioni reali di Luigi XIV.
“Il vino inglese veniva preso come uno scherzo 30 anni fa. Ora sicuramente non lo è più – sostiene Patrick McGrath, ad Hatch Mansfield – uno dei punti di forza dello spumante inglese è l’acidità. È leggermente più grintoso dello Champagne, che invece è un po’ più maturo e grasso”.
Pommery ha iniziato la sua avventura inglese nel 2017, quando le prime viti sono state piantate nella tenuta di Pinglestone, vicino ad Alresford. Dopo aver ottenuto la certificazione di sostenibilità nel 2021, è in attesa di debuttare con la prima annata. Invece il gruppo Henkell Freixenet, leader mondiale del mercato degli spumanti, ha rilevato nel 2022 la cantina Bolney Wine Estate, tra i pionieri delle bollicine inglesi, fondata nel 1972. Fonte: WineNews, 11.07.2024