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Giu 04 2013

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ESPLORATORI DEL BUON GUSTO, NAPOLI

12-14 Aprile 2013: NOTE  DI  VIAGGIO

il Venerdì

All’alba, assonnati, ci siamo incontrati alla stazione Centrale di Milano e via con la Frecciarossa a Napoli. Viaggio comodo e veloce; alle 10,30 siamo già nel “casino” di Napoli a piazza Garibaldi: tanta gente, rumori di clacson e finalmente, per noi reduci da un lungo inverno, il sole, il sole di Napoli!

Dopo aver depositato i bagagli all’Alloggio dei Vassalli, un comodo b&b nel centro storico segnalato dalla guida “Locande d’Italia”, iniziamo il nostro giro visitando Sant’Anna dei Lombardi, inaspettato pezzo di rinascimento toscano a Napoli, per inoltrarci subito nel mercato rionale della Pignasecca all’inizio dei Quartieri Spagnoli. Certo non è più quello degli anni Settanta! comunque sempre vivace, colorato con negozi di frutta e di cibo da strada come ‘o pere e ‘o muss ( piedino e muso di maiale ), affollatissimo non da turisti ma da napoletani. Gli amici del gruppo sono profondamente emozionati da questo primo impatto con la città, con la sua anima più autentica: lo spettacolo della gente.

Per il pranzo ci fermiamo alla pizzeria Da Attilio, segnalata nella guida “Osterie d’Italia”, dove abbiamo assaggiato tranci di pizza fritta e le pizze classiche per eccellenza: la marinara e la margherita.  Quindi per la pedonale via Toledo, dopo una sosta da Mary per provare la sfogliatella, dolce tipico napoletano, abbiamo raggiunto per un caffè il Gambrinus il più antico e famoso caffè di Napoli e per finire ci siamo fermati al chiosco di uno degli ultimi acquafrescai della città, piccolo e coloratissimo con grappoli di arance e limoni appesi, dove abbiamo consumato il “rito” della spremuta di limone con un cucchiaino di bicarbonato.

Pomeriggio dedicato al giro turistico programmato: piazza Plebiscito, una puntata sul lungomare con la vista del golfo incorniciato dalla sagoma inconfondibile del Vesuvio, il Maschio Angioino dove ci hanno raggiunto due amici napoletani Michele e Silvana; quindi il centro storico, Spaccanapoli un budello coloratissimo strapieno di gente, la Cappella Sansevero, affascinante per le sue sculture, tra le quali il famoso Cristo Velato, e poi la chiesa di San Domenico.

Per finire una sosta golosa alla pasticceria storica di Scaturchio dove l’amico Michele ci ha offerto il ministeriale, di cui la pasticceria ha il brevetto: un dolce ricoperto di cioccolato con all’interno una crema alla rhum. Siamo rimasti tutti deliziati!

Concludiamo la giornata in bellezza con la cena alla “Taverna dell’arte”, osteria chiocciolata, dove ci ha raggiunto il simpatico fiduciario della condotta di Napoli,  Pino Mandarano in compagnia di Agnese Migliaccio.

Il proprietario Alfonso Gallotti, non solo gastronomo, ma anche attore e grande appassionato di Raffaele Viviani, ha preparato per noi un abbondante menù della tradizione: antipasti della casa ( tra cui una zuppa di fagioli e crostini con acciughe ), accompagnati da un ottimo spumantino asprigno, ziti, cioè maccheroni lunghi spezzettati a mano, con sugo di pomodori del “piennolo”, un grappolone  enorme di pomodorini messi a seccare, appesi al soffitto, da utilizzare per l’inverno; e a seguire, frittura di paranza, un misto di carne alla brace con la salsiccia ‘mbottonata ( con ripieno di provola ) e infine un eccezionale sorbetto al basilico.

il Sabato

In mattinata si incomincia con un giro per il mercato del pesce presso Porta Nolana, uno dei più caratteristici della città, vivacissimo con coloratissimi pesci e frutti di mare. Quindi una tranquilla passeggiata per vicoli e quartieri popolari alla scoperta non solo di famosi monumenti ma dei luoghi nei quali Boccaccio ambientò Andreuccio da Perugia, una delle più comiche e movimentate novelle del Decameron ( piazza del mercato, i vicoli di Forcella, il Duomo ). La mattinata si è conclusa con una visita guidata non programmata a un gioiello barocco poco conosciuto ma ricco di sorprese il Convento di San Gregorio Armeno dove la guida, una coltissima suora laica, ci ha  letteralmente coinvolti e affascinati non solo con la descrizione del luogo ma col racconto di tanti aneddoti di una città che è vissuta e vive ancora tra sacro e profano. E’ stato indubbiamente uno dei momenti più intensi della nostra permanenza a Napoli!

Per il pranzo ci raggiunge Pino, il fiduciario di Napoli, con il figlio. Ci fermiamo in una delle pizzerie storiche di via dei Tribunali da Di Matteo, famoso per la pizza assaggiata per strada dal presidente americano Clinton. Affollatissimo il bancone esterno con pizze ripiegabili a libretto del costo di 1 € da mangiare appunto per strada. Ci sediamo all’interno e dopo un assaggio di un’ottima frittura di crocchette, zeppole e arancini abbiamo ordinato margherite e marinare: porzioni gigantesche e prezzi bassissimi (margherita € 3 e marinara € 2,50 ! ).

Rifocillati continuiamo il giro per il centro storico: via San Gregorio Armeno con banchetti stracolmi di statuine colorate, Santa Chiara con il chiostro maiolicato, San Lorenzo con gli scavi romani e  la spettacolare Napoli sotterranenea con la visita conclusiva a un basso ( casa senza finestre ) dove sotto il letto si nascondeva un ingresso ad una cantina con le strutture della cavea del teatro romano: da non credere.

Durante il giro Giovanni e quasi tutti hanno trovato il tempo per una sosta ancora da Scaturchio per portare a casa come souvenirs scatole di “ministeriali”.

Di sera si mangia presso l’elegante circolo del tennis al Vomero dove siamo stati invitati ad una cena beneventana organizzata dalla condotta di Napoli con quella di Benevento. Per antipasto caciocavallo del Matese, pinzimonio con ortaggi e olio EVO della Cooperativa Olivicola del Titerno e pizza cotta vicin a glisc’ (pizza di granturco con verdure di campo ); a seguire lo Scarpariello (spaghetti del Pastificio Rumma con salsa di pomodorini del piennolo allardati), gli abbuoti  (involtini di interiora di agnello) e agnello alla brace con patate di Cusano Mutri e per finire un dolce preparato a base di Latte Nobile dell’Appennino Campano (Presidio Slow Food). Il tutto accompagnato dai vini biologici a base di uvaggi di falanghina ed aglianico dell’Antica masseria Venditti presentati dall’enologo Nicola Venditti. Dopo la mezzanotte ci siamo immersi nella movida di Napoli a piazza Bellini affollata da migliaia di giovani; ci si muove a stento. Da lì una lunga e rilassante passeggiata (tranne Beppe e Patrizia che hanno preferito andare a dormire!) fino a Piazza Plebiscito alle due del mattino affollata come di giorno e con tutti i locali aperti. Abbiamo concluso la giornata con il caffè del Professore, un caffè con crema di nocciole.       

La Domenica

Da poco alzati ci raggiunge Pino,  il gentilissimo fiduciario  di Napoli, presso l’”Alloggio”, per salutarci e  per regalare a tutto il gruppo  delle graditissime mozzarelle.

E via di nuovo per l’ultima giornata dedicata ai panorami.

Abbiamo raggiunto la Certosa di San Martino con la funicolare accompagnando la salita cantando in coro “Furniculì’ furniculà”. Stupendi i panorami sul golfo dal belvedere e dai giardini della Certosa, che inoltre ci ha lasciato incantati con le sue opere d’arte.

Dopo la sosta pranzo alla pizzeria “Da Mattozzi alla Carità” con le buone margherite e marinare, abbiamo dedicato l’intero pomeriggio ad una tranquilla passeggiata sul lungomare: Via Partenope, Via Caracciolo, il borgo marinaro con Castel dell’Ovo, via Chiaia.

H. 20.00 . Siamo sulla Freccia Rossa, si parte per Milano. Il gruppo dei pendolari del gusto è stanco ma felice e pensa già alla prossima  uscita magari sulla costiera amalfitana. Per me che mi sono improvvisato guida un unico rimpianto: non aver mangiato ‘o pere e o’ muss. angelo vitulano

 Partecipanti: Oliviero, Angelo Pedruzzi, Giovanni, Angelo e Tiziana, Beppe e Patrizia, e le amiche Daniela, Maria e Mariangela.

 In attesa del filmato di Tiziana…

 

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