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Nov 19 2022

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SLOW FOOD: LA TUTELA DEL SUOLO PASSA ANCHE ATTRAVERSO LE SCELTE ALIMENTARI DI OGNUNO DI NOI.

È il messaggio, lanciato dalla Chiocciola, ai grandi della Terra, riuniti alla Cop27 in Egitto nel manifesto della “Festa degli Orti in Condotta”

L’educazione alimentare è tra le mission di Slow Food (ph: A. Vargiu)

La tutela del suolo passa anche attraverso le scelte alimentari di ognuno di noi: è il messaggio lanciato da Slow Food nel manifesto della “Festa degli Orti in Condotta”, all’edizione n. 15 celebrata, come di consueto, l’11 novembre per la Festa di San Martino, data che, secondo la tradizione contadina, segna la fine dell’anno agrario, negli stessi giorni in cui i grandi della Terra sono riuniti in Egitto per la Cop27, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Dove si discute anche di sistemi alimentari, tutela delle risorse naturali, delle acque e dei suoli attraverso metodi di produzione virtuosi, stessi temi approfonditi da 1.000 classi di quasi 400 scuole di ogni grado per un totale di 20.000 alunni in tutta Italia, con giochi e attività didattiche ideate da Slow Food per far crescere la consapevolezza nei futuri cittadini di domani. “Tutto parte dalla terra: il nutrimento che ci tiene in vita proviene dal suolo, e dal suolo fertile per la precisione. Senza suolo fertile non c’è agricoltura e senza agricoltura non c’è cibo. Eppure i terreni italiani hanno una presenza di carbonio organico ormai nell’ordine dell’1%, praticamente l’anticamera della desertificazione, mentre si continua a consumare suolo al ritmo di 16 ettari al giorno – ha sottolineato Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia – il valore degli orti nelle scuole, dell’avvicinare le bambine e i bambini alla coltivazione e disvelare le connessioni tra l’orto e il piatto, deve essere valutato in quest’ottica: ogni essere umano ha una responsabilità di cura e impegno nei confronti del Pianeta che lo ospita, la Terra. In questa prospettiva per noi nelle scuole non è più sufficiente parlare di nutrizione o di cibo: serve conoscere quello che c’è dietro perché il pensiero egoista o vocato esclusivamente al sé, a discapito dell’altro, è tra le prime cause delle emergenze ambientali, climatiche e sociali che stiamo vivendo”.   Fonte: WineNews, 16.11.2022

 

 

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