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Set 09 2023

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DALLE SEPPIE ALLE TRIGLIE, TUTTE LE SPECIALITÀ DELLE GONFO DEGLI ETRUSCHI

Una flotta di pescatori è sinonimo di qualità del prodotto che arriva dal mare della Toscana, rappresentando un’eccellenza gastronomica 

La forza dei pescatori (meno di una decina), consapevoli, convinti e resistenti. In mare aperto, alla ricerca di seppie, polpi, orate, saraghi, scorfani, corvine, triglie, tordi, astici, aragoste, spigole, ombrine, ombrine boccadoro, naselli, rombi, razze, pescatrici, gallinelle, lampughe, palamite, ricciole e tonni. La forza del Flag Golfo degli Etruschi è anche in una piccola pesca costiera che garantisce quotidianamente qualità al servizio del consumatore. Un menu ricco che nel periodo invernale può vantare anche la pesca del Rossetto (Aphia minuta), il piccolo pesce osseo caratterizzato da una taglia massima di 6/7 centimetri e per la cui raccolta serve una pesca speciale, monitorata e selettiva, che viene effettuata con un attrezzo chiamato Sciabichello. Ovvero, una rete di circa 150 metri, calata in mare con la barca a formare un semicerchio e poi tirata su (salpata) da più persone.

Ma le tipologie di pesca caratteristiche di questo angolo di Toscana, che danno vita a quello che è diventato un marchio di qualità, un’eccellenza della gastronomia, come il pesce del Golfo degli Etruschi, sono molte. Le principali sono il Tramaglio o Tremaglio (la rete è composta da tre strati di maglie), il Palamito (tra i più antichi attrezzi della pesca, lungo la “lenza madre” sono legati ad intervalli regolari gli ami), la Nassa (praticata per lo più nel Sud Italia, viene utilizzata anche nel mare toscano) e la Pesca a traino, o Paranza: si contano sulle dita di una mano le barche del Flag Golfo degli Etruschi sono impegnate in questa pesca, che permette di portare in tavola gustose fritture, andando a pescare a oltre 50 metri di profondità.

Il ruolo dei pescatori (presenti nei comuni di Piombino e Scarlino) diventa quindi fondamentale sia dal punto di vista ambientale, poiché operano con attrezzi poco impattanti, sia per l’aspetto qualitativo del prodotto, visto che la loro pesca offre prodotti di alta qualità, di specie pregiate  e specie meno valorizzate, ma che non ti aspetteresti così squisite all’assaggio e che vivono nel territorio e che vengono quasi tutte vendute sul mercato locale. Proprio il Flag consente loro un più ampio riconoscimento dell’ottima qualità del prodotto, che viene ancora maggiormente legato al territorio di pesca e a semplici ma importanti disciplinari di produzione che garantiscono territorialità, qualità, salubrità ed allo stesso tempo avvicinano il consumatore al prodotto locale ed alla possibile sua trasformazione e consumo, oltre a contribuire allo sviluppo di una blue economy sostenibile. La nuova frontiera della programmazione comunitaria del FEAMPA 2021-2027  fonte: laRepubblica, IL GUSTO, 04.09.2023

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