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Mar 15 2023

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NASCE L’ASSOCIAZIONE DEI PAESAGGI RURALI DI INTERESSE STORICO “CUSTODI” DELLA NOSTRA AGRICOLTURA

Dalle Colline Vitate del Soave al paesaggio del Prosecco Superiore, fino a Pantelleria: ad accumunarli è il legame tra uomo, cultura e natura

I muretti a secco sull’isola di Pantelleria

Dalle Colline Vitate del Soave agli Oliveti terrazzati di Vallecorsa, dal paesaggio della Bonifica Leopoldina in Valdichiana ai limoneti di Amalfi, dalle Colline di Conegliano Valdobbiadene, paesaggio del Prosecco Superiore, al Paesaggio Agrario della Piana degli Oliveti Monumentali di Puglia, dalle Terre di Gresta al Paesaggio policolturale del Mandrolisai, i vigneti di Atzara e Sorgono, dal Paesaggio della bonifica romana e dei campi allagati della piana di Rieti, ai muretti a secco che contraddistinguono le coltivazioni tradizionali sull’Isola di Pantelleria, dalla Fascia olivata tra Assisi e Spoleto al paesaggio policolturale di Trequanda. Comprendono mari e monti lungo tutto lo Stivale, i 25 paesaggi, sui 27 iscritti al Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico, delle Pratiche Agricole e delle Conoscenze Tradizionali del Ministero dell’Agricoltura, che, nei giorni scorsi, ad Arezzo, si sono uniti dando vita all’Associazione dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico (Pris) , un’iniziativa che nasce dal basso e coinvolge territori eterogenei da Nord a Sud accomunati dalla presenza di un’attiva agricola di tipo tradizionale che da decenni lega uomo, cultura e natura, e che sono “custodi” dell’agricoltura tradizionale ed eroica dei nostri territori più belli.
Le Colline Vitate del Soave

 “Un nuovo interlocutore in campo per contrastare il fenomeno dell’abbandono dell’agricoltura tradizionale salvaguardando il patrimonio agricolo paesaggistico ed alimentare quale volano di sviluppo locale sostenibile”, ha detto la neo presidente Patrizia Lusi.

In termini di mission, l’Associazione Pris – con la Segreteria dedicata nel Laboratorio per il Paesaggio e i Beni Culturali (CultLab) dell’Università di Firenze sotto il cappello delle attività afferenti alla Cattedra Unesco “Paesaggi del patrimonio agricolo” diretta dal professor Mauro Agnoletti in qualità di Chairholder – darà voce a quell’agricoltura storica espressione delle nostre radici culturali intrinsecamente legate al territorio e all’opera dell’uomo in una prospettiva di tradizione che può guidare la transizione glocale sostenibile a livello ambientale, economico e sociale.
Le Colline di Conegliano Valdobbiadene del Prosecco

I 25 paesaggi storici rappresentano altrettanti esempi di agricoltura sostenibile a testimoniare l’interrelazione armonica tra uomo e natura basata sulla reciprocità capace di farsi motore di sviluppo dell’economia locale. Come “il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg che, indissolubilmente legato al territorio di produzione, è frutto della caparbietà di generazioni di viticoltori e della forza culturale che insieme alla fatica hanno costruito l’identità della nostra Denominazione commenta Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docgquesto a conferma degli obiettivi intrinseci che ci uniscono all’Associazione. Sempre più stiamo procedendo ad un’unione di intenti e con determinazione siamo motivati a preservare nel tempo le nostre colline, quelle del Superiore (Patrimonio Unesco, ndr), una zona di antica diffusione della viticoltura in cui è stato conservato in larga misura l’assetto paesaggistico storico”.   Fonte: WineNews, 14.03.2023

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