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Mar 11 2023

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BERGAMO E BRESCIA CAPITALI DELLA CULTURA: LA TESTIMONIANZA DEI GRANDI CHEF

Tutti i più grandi, e blasonati, fan delle due città, ne raccontano cultura gastronomica e prospettive, attraverso ricordi e sogni

 “Essere Capitale Italiana della Cultura nel 2023 vuol dire godere di una vetrina privilegiata in cui esibire quanto di meglio le nostre due province possano offrire, non solo a livello storico e architettonico, ma anche culinario”. Queste le parole di Enrico (Chicco) e Roberto (Bobo) Cerea, chef del ristorante tristellato Da Vittorio, icona della scena gastronomica bergamasca dal 1966 grazie all’intuizione di papà Vittorio e al sostegno di mamma Bruna. Sono tra i tanti personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo, dello sport e del panorama eno-gastronomico coinvolti per “Bergamo e Brescia – Capitale Italiana della Cultura”, l’ultima nata delle Guide di Repubblica dirette da Giuseppe Cerasa.

 “Brusaporto – continuano gli chef – è un piccolo comune di 5500 anime dal passato prevalentemente agricolo, e la collina della Cantalupa, dove oggi si trova Da Vittorio, era prima conosciuta per una cascina. Intorno a noi è possibile fare tante passeggiate immersi nella natura. Spostandoci a Bergamo, impossibile non citare Città Alta, un must. Accedendo da Porta Sant’Alessandro, dedicata al santo patrono della nostra città, si gode di una splendida vista su tutta Bergamo e le valli circostanti; si può poi accedere alla cittadella, tutta meritevole di una visita, con i suoi caratteristici vicoli dal sapore medievale e con luoghi d’interesse distanti tra loro pochissimi passi: da piazza Vecchia – lì accanto trovate anche la nostra pasticceria Cavour 1880 – si passa alla Basilica di Santa Maria Maggiore, ma anche alla Cattedrale di Sant’Alessandro Martire, al Palazzo della Ragione, al Campanone”. 

Innamorato di Bergamo anche Enrico Bartolini, altro fenomeno della cucina italiana che con il suo Casual ha conquistato il palato dei bergamaschi: “A Bergamo vivono i miei bimbi e per me è una meta affettiva prima che professionale. Grazie a loro ho scoperto la quotidianità e alcuni amici mi hanno fatto conoscere le sue bellezze, le botteghe, le scuole e gli storici scorci mozzafiato. È un luogo di gente che si dà da fare. Non a caso qui sono nati industrie e personaggi che muovono il mondo. A Bergamo si apprezzano le cose buone e soprattutto chi lavora sodo”. Vero: l’amore per Casual non è mai tramontato. E per premiare la clientela Bartolini sta preparando una grande sorpresa: una nuova sede (con un nuovo nome), che alla qualità della cucina abbinerà il prestigio architettonico. “Per il team capitanato da Marco Galtarossa (Resident Chef) e Andrea Zamblera (Restaurant Manager) ho scelto Villa Elena, a un chilometro di distanza dal Casual. Ha una terrazza che mi ha scaldato il cuore, assieme alle bellissime sale dell’edificio. E all’affabilità dei proprietari che me la concedono in affitto per farla brillare nel nostro splendido panorama gastronomico. Da lì si vede la città, è stata la dimora dell’artista Rumi e questo dà un tocco in più alla nostra voglia di cucinare e servire. Tra poco sceglieremo un nome e ce la metteremo tutta. Il ristorante nuovo aprirà a fine aprile (al momento non è ancora stato deciso il nome), fino ad allora resterà operativo il Casual”.

Altra stella a brillare nel firmamento bergamasco è quella di Marco Stagi, chef del Bolle Restaurant di Lallio. “Sono nato ad Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, da genitori bergamaschi, mi ritengo quindi un bergamasco doc. Amo moltissimo la mia città ed è per questo che, dopo molto girovagare, ho deciso di tornare alle origini. Sin da piccolo desideravo fare questo mestiere e mi piaceva molto passare il tempo a cucinare con mia nonna. Ricordo che la domenica arrivavo a casa sua e c’era quell’odore di polenta abbrustolita, un profumo di domenica e di famiglia, della voglia e del bello di stare insieme. Un’altra cosa che facevo quando avevo 15 anni e muovevo i miei primi passi in cucina, lavorando in un ristorante a Città Alta, era prendermi un gelato in piazza Vecchia prima d’iniziare, fermarmi ad ammirare la Torre del Gombito ma soprattutto andare a La Marianna, un’istituzione in città: è il posto dove hanno inventato il gusto stracciatella”.
Nutrito anche il fronte bresciano. Spiccano nella guida i ricordi di Iginio Massari: “Se penso al mio passato, la mente torna al 1956, quando lasciai Brescia per la Svizzera. Avevo 14 anni e i miei genitori decisero di andare a vivere in quel Paese di cui non conoscevamo niente, se non il nome. Cercavano, come tanti, di avere una vita migliore. Essere emigrante non è stato facile: per passare il confine dovevi avere il contratto di lavoro e per la certificazione sanitaria di sana costituzione, ad esempio, dovevi dimostrare di aver già un contratto di affitto che potevi pagare. I miei genitori si sono fermati lì per cinque anni, ma io rientrai nel 1963. Avevo dentro di me quell’amor patriae difficile da spiegare se non lo si prova. Era sempre Brescia che cercavo e che mi portavo nel cuore. Sono innamorato di Brescia, è impossibile scegliere solo un posto del cuore perché il mio posto del cuore è l’intera città. Il Museo Archeologico di Santa Giulia con il foro romano e il Castello Visconteo sono tra questi, il primo nucleo cittadino che secondo alcuni studiosi risale al periodo leggendario di Ercole. In occasione dell’anno della Cultura, inoltre, voglio omaggiare Brescia con la Persicata, fatta con le pesche, e il Bussolà, un dolce natalizio, perfetto tutto l’anno, di pasta lievitata in forma tondeggiante e cavo al centro, un nome che deriva dal vecchio salvagente che buttavano dal galeone per salvare chi stava per annegare; secondo i celti il nome deriverebbe dalla biscia attorcigliata, simbolo di potere”.

Da Gardone Riviera interviene Riccardo Camanini, chef stellato del ristorante Lido 84: “La nomina a Capitale Italiana della Cultura 2023 di Bergamo e Brescia rappresenta una grandissima vetrina e permette a queste due realtà di tornare a mostrarsi in tutta la loro bellezza dopo gli anni difficili della pandemia. Ne beneficeranno sicuramente le città, ma ci auguriamo tutti che questa forza attrattiva si riversi anche in quei dintorni così ricchi di storia, fascino e ricchezza, sia culturale che eno-gastronomica, di cui siamo tanto fieri. A chi giunge a Brescia per la prima volta consiglierei di visitare sicuramente piazza della Loggia, l’opera Il Peso del Tempo Sospeso dell’artista e amico Stefano Bombardieri, esposto al Quadriportico della Vittoria, e l’affascinante Parco Archeologico di Brixia romana. Volendo invece addentrarsi nei luoghi più ameni di Gardone Riviera diventa impossibile tralasciare lo stupendo Vittoriale degli Italiani, il Giardino Botanico – Fondazione Heller e i chilometri di costa che incorniciano il lago di Garda: scorci di rara bellezza ammirabili anche dallo spazio esterno del ristorante affacciato sulla bellissima Isola del Garda”.
Non è che un assaggio. Tra le pagine della guida sfilano anche i ricordi e i consigli di Sofia Goggia, Fabio Volo, Pinguini Tattici Nucleari, Tomaso Trussardi, Francesca Bazoli, Francesco Vezzoli, Mimmo Paladino, Lorenzo Mattotti, Stefano Bombardieri, Aurora Ramazzotti, Marten de Roon, Andrea Cistana, Umberta Gnutti Beretta, Francesca Moretti, Maurizio Zanella, Arturo Ziliani. Oltre agli eventi che caratterizzeranno l’anno della Cultura, a cominciare da “Light is life – Feste delle Luci”, promossa da A2A, trovano posto tutte le bellezze delle due città – siti Unesco, cattedrali, chiese, palazzi, piazze, musei, teatri – e delle rispettive province. Quindi gli ampi capitoli dedicati agli artigiani e alle imprese, realtà che da sempre si ergono a icone del territorio e dello Stivale. Storie, personaggi, curiosità che accompagnano alla scoperta delle infinite sfaccettature di questi colossi: da A2A a Beretta, da Sanpellegrino a Brembo, passando per quanto di meglio questo spicchio d’Italia abbia da offrire. Un viaggio che condurrà anche tra i piaceri e i sapori del territorio e tra centinaia di recensioni dedicate ai migliori luoghi in cui mangiare, comprare i prodotti tipici e fermarsi a dormire per un’esperienza davvero indimenticabile. A chiudere, le ricette degli chef.   Fonte: laRepubblica, IL GUSTO, Mattia Brighenti, 11.03.2023

La Guida di Repubblica dedicata a “Bergamo e Brescia – Capitale Italiana della Cultura”

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