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Feb 21 2016

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INCONTRO CON LA VALCAVALLINA: UNA MONTAGNA DI SAPORI

Grande entusiasmo a Berzo San Fermo per il primo dei quattro incontri organizzati da un gruppo di Associazioni del territorio e dalla nostra Condotta.

La Rassegna dal titolo Una Montagna di possibilità ha visto quale prima serata Una Montagna di Sapori, che non poteva che essere dedicata all’attività casearia della nostra provincia, denominata ormai per la sua ricchezza di grandiosi formaggi la Capitale Europea dei Formaggi.

L’introduzione è toccata al Coro degli Alpini della Val Cavallina (e non poteva essere altrimenti dato il titolo) che ha intonato tre canzoni montanare, ma legate al cibo.

Dopo la presentazione del Progetto da parte di Massimiliano Russo, deus ex machina dell’organizzazione, il Sindaco di Berzo San Fermo ha porto il saluto ai convenuti davvero insperatamente numerosi. Di seguito la Sindaco dei Ragazzi ha letto una bellissima poesia, la Signora dei GAS ha presentato la sua organizzazione, il nostro Fiduciario ha presentato Slow Food e le sue finalità.

Relatore sommo della serata il nostro Beppe Stefanelli, grande intenditore e studioso dell’arte casearia, autore di libri sui formaggi brembani, che ha messo in risalto la biodiversità dei formaggi italiani e la non necessità di utilizzare latte in polvere per le produzioni perché appiattenti del gusto e delle qualità organolettiche. Ha mostrato altresì la comparazione fra un formaggio artigianale ed un formaggio industriale elencando le caratteristiche organolettiche, i prezzi, le caratteristiche fisiche e la loro composizione, riscuotendo un’apoteosi di consensi. Ha poi illustrato i tre Presidi che avevamo portato in degustazione: Agrì di Valtorta, Stracchino all’antica delle Valli Orobiche e Bitto Storico, presidio Valtellinese ma con ben 4 alpeggi nella nostra provincia; e quello presentato era dell’Alpe Cavizzola al Passo San Marco.

Infine Carlo Belotti di Coldiretti illustra il formaggio locale: Stracchino Monte Bronzone, con il suo disciplinare, peraltro analogo a quello dello Stracchino all’Antica, e conclude con una panoramica dell’agricoltura di montagna della Valle.

La chiusura è toccata al Rappresentate locale del CAI che ha ringraziato presenti, organizzatori, ospiti e relatori.

Poi tutti di corsa alla degustazione dei prodotti, non solo caseari, messi a disposizione dei presenti comprese le torte delle signore del luogo.

Alcune immagini (di Sergio Solazzi g.c.)

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