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Dic 15 2022

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LA VERDURA DI QUARTA GAMMA E LA NECESSITÀ DI RIPENSARE IL TEMPO DEL CIBO

I prodotti già pronti per la cottura o pronti al consumo creano solo l’illusione di risparmiare

Cari lettrici e lettori,

qualche giorno fa ero al supermercato. Sì al supermercato, perché per quanto ci si sforzi di mangiare nel migliore modo possibile, aderire ai GAS – gruppi di acquisto solidale – e frequentare il mercato settimanale o i farmers market, è innegabile che il supermercato sia una comodità quasi indispensabile, specie se si vive in una grande città.

Comunque, tra gli scaffali avevo notato una signora minuta, circa 80 anni, anche lei col carrello in giro nel negozio. Era vicino alla frutta secca e, poiché il Natale è alle porte, ho pensato stesse facendo la spesa per prepararsi a cucinare per le feste.

La mia mente è corsa ai pranzi e cene in famiglia e ho immaginato la nonnina intenta a rispolverare i ricettari natalizi.

Poi ho continuato la mia ricerca dei prodotti che cercavo e l’ho persa di vista. Ma a sorpresa l’ho ritrovata proprio nella mia stessa fila alla cassa. Non ho potuto non guardare il contenuto del suo carrello. Aiuto, che brutta impressione: verdure, peraltro fuori stagione, già lavate e tagliate e pronte per la cottura, lasagna in vaschetta pre-cotta e – cosa che mi ha colpito più di tutte – una grande quantità, una dozzina più o meno, di tramezzini confezionati con diverse farciture.

Così tanti tramezzini già pronti… Le ipotesi sono due: o lei stessa o un membro della sua famiglia ne mangia una confezione al giorno (forse come pranzo sul lavoro) e la lunga conservazione permette che si acquistino tutti con anticipo. Oppure aspetta dei nipotini per una festicciola. In ogni caso che tristezza pensare che bastava comprare del buon pane da tramezzini e l’equivalente di farcitura “sfusa” (salumi affettati al momento, un bel pezzetto di formaggio dop da fare a fette a mano, verdure da grigliare) per creare un capolavoro, invece che un cibo che per consistenza e sapore ricorda un cartonato o un plastificato.

Aggiungo inoltre che se la lasagna in teoria è perdonabile perché non tutti sanno cucinare, un tramezzino non implica abilità, se non l’impiego di una manciata di minuti.

L’insalata in busta poi, oltre che tristezza alla vista, mi fa rabbia perché i maggiori acquirenti secondo gli studi di settore sono proprio gli anziani, cioè coloro che hanno meno possibilità economica e più tempo libero per dedicarsi alla preparazione dei pasti. Andate a vedere quanto costano 100g di insalata pronta e quanto costa un chilo sfusa. E fatemi sapere quanto denaro si sperpera.

Secondo i dati Nielsen, negli ultimi sei mesi, l’intero settore delle verdure quarta gamma – quelle lavate e tagliate, per intenderci – ha raggiunto quota 467,3 milioni, con una crescita del 5,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le confezioni vendute hanno raggiunto quota 359 milioni (+7,4%).

Secondo dati Ismea, l’81% dei consumatori di ortaggi freschi in Italia compra verdure di quarta gamma: insalate per il 74%; ortaggi pronti al consumo (carote baby, julienne etc) per il 18% e altri prodotti da cuocere per l’8%. E le verdure di quarta gamma costituiscono il 16% del valore degli acquisti di ortaggi freschi delle famiglie italiane.

Mi chiedo: se tutti i giornali, quotidianamente, ci fanno i conti in tasca traducendo in termini di spesa per famiglia ogni prodotto acquistato, perché non raccontano anche gli accorgimenti che ognuno di noi può quotidianamente adottare non solo per risparmiare denaro, ma anche per migliorare, al contempo, la propria qualità di vita?

Il problema è che nella società c’è una malattia il cui primo sintomo è la perdita del senso del tempo: ci sembra di non aver tempo e si corre travolti da una specie di allucinazione di massa.

 Se non ripensiamo a riconquistare i giusti tempi per le cose importanti finiremo in un gorgo. E per dirla con Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, Se adesso anche i pensionati sono entrati nel coro del «non ho tempo», vuol dire che l’allucinazione è totale, ha coinvolto anche coloro che – a rigor di logica – hanno accesso, più di tutti, a quella straordinaria risorsa. Il pensionato che compra le insalate di quarta gamma dà il segnale che è ora di introdurre, urgentemente, degli anticorpi nel sistema. È così che possiamo iniziare a versare gocce di lenimento su questa società urticata dalla sensazione di non aver più tempo”.   fonte:: laRepubblica, DeGusto, Eelonora Cozzella, 15.12.2022

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