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Ott 21 2020

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CINA, IL RITORNO ALLA NORMALITÀ PORTA LA SECONDA STELLA MICHELIN AL DA VITTORIO SHANGHAI

La Famiglia Cerea vola a 7 “macarons”, ma in California la “Rossa” non uscirà con l’edizione 2021, e in Europa tornano lockdown locali e coprifuoco.

Nel mondo della ristorazione, in Europa e Stati Uniti, si naviga a vista, tra coprifuoco, lockdown locali, e la tanto temuta seconda ondata di Covid-19 che mette in allarme la sanità pubblica del Vecchio Continente. In Asia, invece, le misure draconiane volute dai singoli Governi, e applicate senza grossi tentennamenti dai cittadini, hanno ristabilito la normalità già da qualche mese, e in Cina il lockdown localizzato alla Regione di Wuhan, ha permesso di contenere il virus e riaprire i locali delle grandi città già a marzo. Una “normalizzazione” certificata anche dalla più importante delle guide alla ristorazione, la Michelin, che ha presentato l’edizione 2021 dei ristoranti di Shanghai. Con una felice novità anche in ottica italiana: la seconda stella al Da Vittorio Shanghai, che porta a sette i “macarons” che la Famiglia Cerea può vantare nel proprio curriculum, compresi i tre della storica insegna a Brusaporto e i due conquistati con il ristorante di St. Moritz.

Un traguardo importante per la squadra guidata, in cucina, da Stefano Bacchelli, toscano classe 1987 cresciuti tra i fornelli dei Cerea e, in sala, da Enrico Guarnieri, trentenne bergamasco premiato come Miglior Emergente di Sala nel 2018, quando era Chef de Rang a Brusaporto. Il risultato, come detto, arriva in un anno di passione per il mondo della ristorazione globale, che ha dovuto fronteggiare le mille incognite legate alla pandemia da Covid-19. Da Vittorio Shanghai, dopo il momentaneo stop (la chiusura per le festività legate al Capodanno cinese, iniziato il 24 gennaio, è stata prolungata fino al 9 febbraio), ha riaperto i battenti e – complice anche l’assenza di lockdown cittadino – a partire da marzo ha visto risalire il numero di coperti.

Ed è proprio lo stato dell’arte della Michelin a segnare la profonda differenza che, ad oggi, separa l’Oriente dall’Occidente, la normalità riconquistata dal caos in cui Europa e Stati Uniti faticano ad uscire. Tanto che l’edizione 2021 della “Rossa” dedicata ai ristoranti della California, non ci sarà. La morsa del Covid-19 ha messo in ginocchio troppi locali, che stanno ancora cercando di ripartire, e gli incendi che hanno colpito Sonoma Valley e dintorni non hanno fatto che aggravare una situazione già di per sé fragile. Dall’altra parte dell’Atlantico, invece, confermatissima la guida ai ristoranti di Gran Bretagna e Irlanda, che vedrà la luce il 25 gennaio 2021. In un mondo, ci auguriamo, un po’ più simile a quello pre-Covid… fonte: WineNews, 21.10.2020

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