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Nov 22 2021

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PREMI: È BERGAMASCO IL MIGLIOR SOMMELIER D’ITALIA

Il titolo “Miglior sommelier d’Italia Associazione italiana sommelier 2021 – Premio Trentodoc” è stato assegnato a Stefano Berzi in occasione del 54° Congresso nazionale di Ais, svoltosi a Bologna

«Sono felice ed emozionato, questa vittoria è il coronamento di un percorso iniziato anni fa, fatto di studio e fatica, nonché di un sogno raggiunto! Un punto di arrivo ma soprattutto di partenza. Sono orgoglioso e felice di poter rappresentare Trentodoc e Ais». Così racconta a Gastronomika Stefano Berzi, che abbiamo raggiunto a poche ore dalla proclamazione. 

Di origine bergamasca, titolare dell’enoteca Hosteria del Vapore di Carrobbio degli Angeli in provincia di Bergamo, Berzi ha vinto titolo “Miglior sommelier d’Italia Associazione italiana sommelier 2021 – Premio Trentodoc” che si sono svolte a Bologna, aggiudicandosi il Premio Trentodoc 2021, in occasione del 54° Congresso nazionale di Ais, svoltosi a Bologna.

Il sommelier ha ottenuto il prestigioso riconoscimento dopo aver superato le selezioni regionali insieme a numerosi altri professionisti del vino, provenienti da tutta Italia. La giuria, composta dai vincitori delle precedenti edizioni del concorso, da alcuni membri di Ais – Associazione italiana sommelier, da giornalisti di settore e dall’Istituto Trentodoc, lo ha ritenuto il migliore.

Con lui hanno partecipato alla fase finale: Davide D’Alterio sommelier dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze, Simone Vergamini, titolare dell’azienda Wineafterwine di Capannori (Lucca), e Massimo Tortora, titolare dell’Enoteca La Cantina di Massimo di Livorno.

«Sono fiero di questo successo: il concorso è un riconoscimento prezioso che premia il percorso di crescita personale e di formazione professionale dei sommelier. Diventare Miglior sommelier d’Italia è un sogno coltivato da anni che richiede una grande preparazione. È un privilegio per l’Associazione italiana sommelier, insieme all’Istituto Trentodoc, premiare oggi Stefano Berzi» commenta Antonello Maietta, presidente dell’Associazione italiana sommelier.

Soddisfazione anche da parte di Enrico Zanoni, presidente dell’Istituto Trentodoc: «La sinergia con l’Associazione italiana sommelier è un passo fondamentale per l’affermazione del nostro marchio, quale emblema della spumantistica d’eccellenza. Essere partner del Concorso miglior sommelier d’Italia, che premia il migliore tra coloro che con grande professionalità promuovono la cultura del buon bere, è per noi il suggello perfetto di questa collaborazione».

Al centro del Congresso si è dato spazio a un interessante tavolo intitolato “Futurismo enogastronomico”. Patrizio Roversi, moderatore del dibattito, ha sottolineato, parlando di Filippo Tommaso Marinetti, la dinamicità come elemento in comune dei sommelier con il movimento futurista. Giuseppe Sportelli, maître e responsabile di AMIRA per l’Emilia-Romagna, ha evidenziato come il ruolo del sommelier rappresenti una figura rilevante per il destino economico del settore. La food blogger Chiara Maci ha illustrato i concetti di delivery, dark kitchen, ghost restaurant e cloud kitchen. All’interno del convegno è stato premiato Bartolo Mogavero, vincitore del contest fotografico #dovevais, con uno scatto che raffigura i portici di Bologna, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, rispecchiati in un calice di Colli Bolognesi Pignoletto Frizzante. Alessio Mammi, assessore all’Agricoltura per la Regione Emilia-Romagna, ha evidenziato come questa immagine sia la sintesi perfetta della riflessione reciproca tra vino e patrimonio culturale. Giordano Zinzani, presidente dell’Enoteca Regionale dell’Emilia-Romagna, ha affrontato il delicato discorso legato al vino a basso contenuto d’alcol. Lo chef Massimiliano Poggi ha affermato che il Made in Italy va difeso con determinazione e gli imprenditori italiani devono affrontare la concorrenza dei competitor stranieri con la consapevolezza della qualità dei propri prodotti. Fonte: Linkieste, Gastonomika, 22.11.2021

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