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Apr 11 2023

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ADDIO AD AZIO CITI, VISIONARIO DEL CIBO. CON CARLO PETRINI FONDÓ SLOW FOOD

Artista, attore, mente versatile. Dalle sue intuizioni, e dall’amicizia con Carlin e Giovanni Ravinale, nacque Arcigola, primo embrione di ciò che poi è diventata la principale associazione gastronomica del mondo

Erano tre amici all’osteria e volevano cambiare il mondo. E ci sono riusciti. I tre amici poi un’osteria l’hanno creata dissertando della panna cotta perfetta, ma anche servendo ai tavoli quando ce n’era bisogno. A quei tavoli di osteria, con qualche altro amico, hanno anche creato Arcigola, Slow Food, il Salone del Gusto, Cheese. Hanno allevato una generazione di giovani con la passione per guardare la luna, anzi il pianeta terra, e mai il dito.

Sembrava sempre disincantato ma con Petrini e Ravinale mise in moto una macchina straordinaria dove entusiasmo, voglia di cambiare il mondo e genialità produssero effetti inimmaginabili. Fondarono radio Bra Onde Rosse, la prima radio libera d’Europa sfidando quell’ordine costituito che la chiudeva almeno una volta al mese. Azio Citi aveva e gli altri si inventano un festival jazz conquistano anche Dario Fo, portano a recitare a Bra un giovane di talento chiamato Roberto Benigni, si infervorano in discussioni gastroepatiche con Francesco Guccini, Azio, il più attore e musicista del trio, seduce anche il Club tenco di cui a lungo fu animatore. Per non parlare di e quel fenomeno musicale delle gemelle Nete, poi diventate star con Renzo Arbore e un ”bacio a mezzanotte”.

E poi, c’è Cantè i’euv, letteralmente “cantare le uova”, ovvero una manifestazione che riprende la tradizione popolare piemontese di andare nelle aie a cantare in cambio di uova, pane e salame e qualche bicchiere di vino. L’evento diventa una delle rassegne di musica popolare più importanti d’Italia, ma costa. Per finanziarla Azio e gli altri Petrini boys organizzano con vignaioli amici una vendita per corrispondenza di vino e per promuoverla nasce un catalogo che racconta i bianchi e i rossi. Lo fa così bene da diventare il primo modello della futura Guida ai vini d’Italia. Da cosa nasce cosa e nel luglio del 1986 nasce Arcigola e tutto comincia.

Azio è stato un motore, ma soprattutto è stato un amico per chiunque lo abbia conosciuto. Un amico a volte complicato ma di quelli che lasciano il segno. Un pezzo di quel movimento di idee, di riscatto, di visione da cui è nato Slow Food. Erano gli anni delle rivoluzioni vere, quelle delle idee che attraversavano il mondo senza bisogno della tecnologia ma volando su un bicchiere di Barolo, sulla panna cotta perfetta e su un piatto di tajarin.

Ciao Azio, a noi de ilGusto ci mancherai un sacco.   Fonte: laRepubblica, IL GUSTO, Luca Ferrua, 11.04.2023

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