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Apr 23 2024

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DALLE 43 CHIOCCIOLE ALLE PRATICHE SOSTENIBILI APPLICATE: SLOW FOOD PREMIA I MIGLIORI D’Italia

 “La Guida agli Extravergini” 2024 offre uno spaccato dell’Italia dell’olio, dove il biologico supera abbondantemente il 20% della superficie olivicola

“La Guida agli Extravergini” 2024 by Slow Food: 43 le Chiocciole

Cresce il numero delle aziende che certificano in biologico l’intera filiera (483 oli certificati) e aumentano i produttori (191 per 207 oli) che hanno aderito al Presidio Slow Food degli Olivi secolari, il progetto che promuove il valore ambientale, paesaggistico, salutistico ed economico dell’olivo e dei suoi prodotti, che tutela oliveti antichi, cultivar autoctone e raggruppa produttori che non fanno ricorso a fertilizzanti di sintesi e diserbanti chimici. È questo solo uno spaccato, ma significativo, dell’Italia dell’olio, secondo “La Guida agli Extravergini” 2024, a cura di Slow Food Italia, progetto che, presentato nei giorni scorsi al Maxxi a Roma, da 24 anni, fa conoscere storie di oli, territori, produttrici e produttori che rendono il settore olivicolo un elemento distintivo e identitario del Belpaese. In particolare, nella nuova edizione, sono ben 686 aziende recensite tra frantoi, aziende agricole e oleifici, 1.071 gli oli assaggiati e raccontati, 184 riconoscimenti che testimoniano la qualità dell’extravergine italiano, eccellenza del Mediterraneo, 43 le Chiocciole, ovvero le aziende che interpretano al meglio i valori di Slow Food, e 207 gli oli riconosciuti come Presìdio Slow Food.

“La Guida agli Extravergini” 2024 by Slow Food: 43 le Chiocciole

Tra i riconoscimenti assegnati dai curatori della guida, la Chiocciola segnala le aziende (43) che si distinguono per il modo in cui interpretano i valori produttivi (organolettici, territoriali e ambientali) in sintonia con la filosofia Slow Food; il “Grande Olio” (80) è attribuito agli extravergini che si sono distinti per particolari pregi dal punto di vista organolettico e perché ben rispecchiano territorio e cultivar. A queste caratteristiche, il premio “Grande Olio Slow” (104) aggiunge il riconoscimento dedicato alle pratiche agronomiche sostenibili applicate. Per la prima volta sono recensite aziende del Piemonte; in due occasioni vengono superati i confini nazionali e quindi il Canton Ticino, in Svizzera, e la Slovenia.

Tra i “Premi Speciali”, quello dedicato alla memoria di Diego Soracco, attivo leader di Slow Food sin dalle origini della Chiocciola e grande appassionato ed esperto di olio, per lunghi anni curatore della guida stessa, che, non va solo ad un olio, ma all’idea e alla caparbietà di Nico Sartori, proprietario dell’azienda Fattoria Altomena a Pelago, in Toscana, perché da quando è arrivato dal Veneto, oltre trent’anni fa, si adopera per rendere vivo il paesaggio e contrastare il diffuso abbandono delle olivete in questo angolo di Toscana. Le menzioni speciali premiano figure e progetti che popolano il mondo olivicolo italiano e rappresentano al meglio la scommessa di Slow Food sul futuro dell’extravergine italiano, e sono stati individuati tre produttori che in questa annata sono riusciti a curare e valorizzare al meglio cultivar poco conosciute al grande pubblico: Olive Gregori di Montaldo nelle Marche per l’olio biologico da una varietà autoctona del Piceno (la Lea) ormai quasi scomparsa a causa della scarsa produttività e delle difficoltà di gestione della pianta; la Comunità di prodotto e territorio Toccolana di Tocco da Casauria, in Abruzzo che ha fatto un olio di comunità da oliveti secolari; e la Fraternità monastica di Bose di Ostuni, in Puglia, per la cura dei maestosi olivi monumentali plurisecolari di varietà Ogliarola Salentina, in una zona che deve fare i conti con la piaga della Xylella. Celebrati anche alcuni esempi di olivicoltori che da decenni hanno deciso di prendersi cura con passione degli olivi in un territorio non semplice. La scelta della guida 2024 è andata all’azienda Vincenzo Marvulli di Matera, in Basilicata, sessant’anni di cura a olivi secolari, perlopiù della locale Ogliarola del Bradano, cresciuti su terreni sassosi e calcarei, recuperati e coltivati senza alcun intervento chimico di fitofarmaci e concimi; e a Cab Terra di Brisighella e ai suoi soci per essere riusciti a ottenere l’olio del Presidio degli olivi secolari anche in questa difficile annata, quando l’alluvione che ha colpito la Romagna ha investito con numerose frane il territorio di Brisighella.

Ma com’è stata l’annata 2023? “Le parole chiave che caratterizzano le introduzioni regionali di questa edizione sono ancora una volta siccità, temperature, piogge intense e cambiamento climatico – evidenzia Francesca Baldereschi, curatrice della guida – questi elementi rappresentano le sfide quotidiane affrontate dal settore nell’annata appena trascorsa, come nelle precedenti, e costituiscono ormai una preoccupazione costante per i produttori, non solo quelli italiani. A questo si aggiungono gli eventi improvvisi e figli dello stesso fenomeno climatico come frane e alluvioni che hanno contribuito a colpire alcune zone della nostra penisola nel 2023”. Non è semplice fare una fotografia dell’andamento dell’annata in Italia perché la crisi climatica con le sue manifestazioni estreme (alte temperature e violente precipitazioni) ha disegnato una produzione molto settoriale che varia all’interno della stessa area di produzione. Anche le stime sul raccolto variano tra di loro. La produzione di olio nel 2023/2024 dovrebbe attestarsi intorno alle 290.000 tonnellate, con un aumento del 20% sul 2022. Mentre la produzione mondiale è in diminuzione rispetto alla campagna olearia precedente (-6,3%) con volumi complessivi al di sotto di oltre il 20% di quelli che sono considerati i target minimi per un corretto equilibrio tra domanda e offerta, che rischiano di prosciugare gli stock globali già nei primi mesi 2024 se il consumo medio viene confermato. Secondo i dati più recenti, riportati da Slow Food, l’Ue presenta import in crescita, giù l’export. Le produzioni comunitarie – scese a 1,4 milioni di tonnellate – hanno fatto impennare le importazioni del 44% a ottobre e novembre 2023 sullo stesso periodo 2022. La Tunisia (con 10.249 tonnellate, -31% sul 2022/2023) resta la prima fornitrice dell’Ue, seguita da Turchia (5.100 tonnellate, +320%), Siria (3.807, +1.029%) e Argentina (3.693, +274%). Secondo uno studio dell’Istituto Piepoli per “Il Sole 24 Ore”, il 47% degli intervistati dichiara di aver diminuito il consumo del 30% e il 40% di averlo dimezzato. “Un dato che ci fa piacere raccontare, che emerge anche dalla guida – conclude Baldereschi – è quello della crescita del biologico. Negli ultimi dodici anni, la coltivazione biologica è cresciuta notevolmente raddoppiando la superficie olivata certificata e superando abbondantemente il 20% della superficie olivicola totale. Anche questo dato, unito al fatto che l’olivicoltura rappresenta il 12% delle coltivazioni italiane biologiche, testimonia l’impegno del settore verso pratiche agricole rispettose dell’ambiente e della biodiversità e che possono essere uno strumento e una risposta al cambiamento climatico”. Fonte: WineNews, 23.04.2024

Focus – “Guida agli Extravergini” 2024 by Slow Food: le Chiocciole
Abruzzo
Tommaso Masciantonio – Casoli
Davide Iacovella – Chieti
Frantoio Mercurius – Penne
Giardini di Giulio – Tocco da Casauria

Calabria
Oleificio Torchia – Tiriolo

Campania
Maria Ianniciello – Grottaminarda
Terre di Molinara – Molinara

Emilia-Romagna
Tenuta San Giuseppe – Saludecio

Liguria
Olio Pedro – Pietra Ligure

Lazio
Colli Etruschi – Blera
L’Oro delle Donne – Marino
Sciuga – Il Molino – Montefiascone
Silvi Sabina Sapori – Palombara Sabina
Paola Orsini – Priverno

Marche
Fiorano – Cossignano
Barbara Pacioni – Montegranaro
Paola e Tiziano Aleandri – Offida
Agrobiologica Foglini Amurri – Petritoli
I Tre Filari – Recanati

Molise
Giorgio Tamaro – Termoli
Terra Sacra – Termoli

Puglia
De Carlo – Bitritto
Vallillo – Serracapriola

Sardegna
Antonella Anna Maria Orrù – Siamaggiore
Masoni Becciu – Villacidro

Sicilia
Terraliva – Buccheri
Vernera – Buccheri
Agrobiologica Rosso – Chiaramonte Gulfi
Titone – Misiliscemi
Vincenzo Signorelli – Nicolosi
Tenuta Cavasecca – Siracusa

Toscana
Alle Camelie – Capannori
Tenuta Lenzini – Capannori
Stefano Spinelli – Lamporecchio
Fattoria Altomena – Pelago
Val di Lama – Pontedera
Lugudoro – San Vincenzo

Trentino-Alto Adige
Laghel7 – Archo
Maso Bòtes – Arco

Umbria
Marfuga – Campello sul Clitunno
Le Pietraie – Città di Castello
Fontanaro – Paciano

Veneto
La Contarina – Illasi

Focus – I Grandi Oli
Abruzzo
Intosso di Guardiani Farchione – Tocco da Casauria
Electum di La Selvotta – Vasto

Calabria
Il Blend di Pasquale Labonia – Caloveto
Orolio Limited Edition di Renzo – Corigliano Rossano
Il Generale e M. Olidia di Elodia Severini – Mottafollone
Jannìa di Angelo Oliverio – San Giovanni in Fiore
Evo Torchia Blend di Oleificio Torchia – Tiriolo

Campania
Dafne di Torretta – Battipaglia
Alter Ego di di Nicolangelo Marsicani – Morigerati
Idra di Fattoria Ambrosio – Salento
Ravece di Oleificio Fam – Venticano

Emilia-Romagna
Blend Verde e Vargnano Dop Brisighella di Palazzo di Varignana – Castel San Pietro Terme
Podere Pratale di Giovanni Bettini – Imola

Lazio
Evo Dop Tuscia di Colli Etruschi – Blera
Itrana di Diamante Verde – Latina
Rosalena di DueNoveSei – Moricone
Cetrone De e Cetrone In di Alfredo Cetrone – Sonnino
Caninese di Frantoio Cioccolini – Vignanello

Liguria
S’Ciappau ed Extrenum di Paolo Cassini – Isolabona

Puglia
Olivastra e Coratina di Intini – Alberobello
Coratina di Maselli – Alberobello
Oliva Rossa di Salamida – Alberobello
Terrematte di Francesco Leonetti – Andria
Gran cru Tenuta Macchia di Rose di Muraglia – Andria
GangaLupo di Bisceglie – Bari
Peranzana di Pantaleo Di Molfetta – Bisceglie
Cima di Bitonto di Amore Coltivato – Bitonto
Peranzana di De Carlo – Bitritto
Giacomì di Masseria Pezze Galere – Fasano
Posta Locone di Fratelli Ferrara – Foggia
Mimì – Ogliarola di Donato Conserva – Modugno
Evo Agri Spaccavento di Agri Spaccavento – Molfetta
Arte di Chalet del Sole – Molfetta
Evo Spaccavento di Spaccavento – Molfetta
Uno per Uno di Agribose – Fraternità monastica di Bose – Ostuni
Unico di Visconti – Torremaggiore

Sicilia
Tondo Oil di Claudia Ferlito – Buccheri
Igp Sicilia di Terre in Fiore – Castelvetrano
Polifemo Dop Monti Iblei di Viragì – Chiaramonte Gulfi
Frantoio Galioto – Moresca e Frantoio Galioto Dop Monti iblei di Sebastiana Fisicaro – Ferla
Delicato di Oleificio Sant’Anna – Marsala
Sciabacco di Francesca Tumino – Mazzarrone
I Muri Igp Sicilia di Frantoi Covato – Ragusa
Notti D’Amuri di Nettare d’Oliva – Realmonte
Don Peppino Dop Monte Etna di Sikulus – Santa Maria di Licodia

Toscana
Maurino di Reto di Montisoni – Bagno a Ripoli
Le Vignole di Eredi Casini Santi – Bucine
Maurino di Cesare Diddi Mussi – Casale Marittimo
Riflessi di Fonte di Foiano – Castagneto Carducci
Oro dei Tatanni di Il Casino di Sala – Greve in Chianti
Valle Martina Igp Toscano di Lorenzo Cencini – Manciano
Riserva e Prima Olive Igp Toscano di Frantoio di Croci – Massa e Cozzile
Maurino di Solaia – Montespertoli
Gualtiero Primo e Gualtiero Terzo di Luca Varini – Pieve a Nievole
Leccio del Corno di Giuseppe Marini e Figli – Pistoia
Selezione O! di Frantoio del Grevepesa – San Casciano in Val di Pesa
Frantoio de I Greppi di Silli – San Casciano in Val di Pesa

Trentino-Alto Adige
Tenuta Scannone Dop Garda Trentino di Brioleum – Arco
Carasèr di Francesco Mandelli – Arco
46° parallelo di Frantoio e Uliva Dop Garda Trentino di Riva – Riva del Garda

Umbria
Emozione e 51 di Decimi – Bettona
Olio del Cardinale di Luigi Tega – Foligno
Almanacco di Viola – Foligno

Veneto
Laudo di Agriturismo Marani – Arcugnano
Moonlight e Olivalto di Frantoio Evo del Borgo – Arquà Petrarca
Grignano e Green Selection di Frantoio di Cornoleda – Cinto Euganeo
Grignano di Carlo Orlandi – Illasi
Riva Jacur – Frantoio di Luciano Breda – Sernaglia della battaglia

Focus – I Grandi Oli Slow
Abruzzo
Crognale e Intosso di Tommaso Masciantonio – Casoli
Aldebaran di Colle Stelle – Loreto Aprutino
Vesta Dop Aprutino Pescarese e Ninfa di Frantoio Mercurius – Penne
Toccolana di Comunità di prodotto e territorio Toccolana – Tocco da Casauria
Ascolana e Toccolona di Giardini di Giulio – Tocco da Casauria

Basilicata
Cenzino – Coratina e Cenzino – Ogliarola del Bradano di Vincenzo Marvulli – Matera

Calabria
Pennulara di Rosanna Murgia – Caccuri
Evo Vurdoj di Vurdoj – Caccuri – Novità
Evo Torchia di Oleificio Torchia – Tiriolo

Campania
A Criatura de I Moresani – Casal Velino
Maestro di Fontana Madonna – Frigento
Ravece di Case d’Alto – Grottaminarda
Ortice Riserva di Frantoio Romano – Ponte
Core ‘ngrato di Madonna dell’Olivo – Serre
Minucciola de Il Cappero – Anacapri

Emilia-Romagna
Badia di Loretta Nardini – Bertinoro
Nostrana di Brisighella di Podere La Torre – Roncofreddo

Friuli-Venezia Giulia
Olio dei Venti – Bianchera di Radovic – Duino Aurisina

Lazio
Domus di Masseria Raino – Itri
Dop Colline Pontine di Paola Orsini – Priverno
1952 – Itrana di Lucia Iannotta – Sonnino
Olivastro di Americo Quattrociocchi – Terracina

Liguria
Terre del Mistero di Patrizio Gamba – Apricale
Ludo di La Baita & Galleano – Borghetto d’Arroscia
Merlotto e Olivotto di Olio Pedro – Pietra Ligure

Marche
Sinfolio e Cappuccini Blend di La Collina delle Fate – Fossombrone
Raggia di Montecappone – Jesi
Lea e Ascolana tenera di Olive Gregori – Montalto delle Marche
Frà Bernardo de Il Conventino di Monteciccardo – Monteciccardo
Evo Officina del Sole di Officina del Sole – Montegiorgio
Gocce di frantoio – Frantoio di Barbara Pacioni – Montegranaro
Coroncina di Paola e Tiziano Aleandri di Offida
Mignola di Frantoio L’Olinda – San Marcello

Molise
Gentile di Mafalda di Trespaldum – Mafalda
Centoundici di Andrea Caterina – Ururi

Puglia
Coratina di Adriatica Vivai – Profumi di Castro – Fasano
Gran Pregio Cuvee di Caputo – Molfetta
Organic Cru di Ciccolella – Molfetta
Maximum di Agribiotrotta – San Giovanni Rotondo
Coratina di Tenute Donna Vittoria – San Giovanni Rotondo

Sardegna
Ollu – Semidana di Rovelli – Oristano
Semidana di Tanca Barbarossa – Oristano
Bosana e Semidana di Santa Suia – Terralba
Cuncordu e Ispiritu Sardu Alphabetum di Masoni Becciu – Villacidro

Sicilia
Cerasuola e Giarraffa di Carbonia – Aragona
Nettaribleo Dop Monti Iblei di Agrestis – Buccheri
Cherubino Igp Sicilia – Nocellara Etnea di Terraliva – Buccheri
Bianco Lillà di Vernera – Buccheri
Divitiae Dop Monti iblei di Mozzicato – Canicattini Bagni
Case di Latomie Dop Valle del Belìce di Centonze – Castelvetrano
Goccia Verde Igp Sicilia di Terre in Fiore – Castelvetrano
Evo Rosso di Agrobiologica Rosso – Chiaramonte Gulfi
Qulfe Dop Monti iblei di Terre sul Dirillo – Chiaramonte Gulfi
Nocellara e Dop Valli Trapanesi di Titone – Misiliscemi
Contrada Mancusi Igp Sicilia di Vincenzo Signorelli – Nicolosi
Alberelli Grand Cru – Cerasuola e 6 File Grand Cru – Nocellara di Baglio Ingardia – Noto
Giarì – Cerasuola di Xiggiari – Paceco

Toscana
Guadagnòlo Primus di Fattoria Ramerino – Bagno a Ripoli
Evo San Mario di San Mario – Bibbona
Vivo – Frantoio di Tenuta Il Leccio – Bucine
Oro Dop Seggiano e Cecco Igp Toscano di Podere Borselli – Castel del Piano
Evo Le Capanne di Le Capanne – Castiglion Fiorentino
Correggiolo Dop Chianti Classico di Fontodi – Greve in Chianti
Evo 1979 di Balduccio – Lamporecchio
Essenza di Stefano Spinelli – Lamporecchio
Primo Raccolto de Il Borro – Loro Ciuffenna
Moraiolo di Le Fontacce – Loro Ciuffenna
Evo Poggio La Tana di Poggio La Tana – Loro Ciuffenna
Olivi Forte Frantoio di Poggiolecci – Magliano in Toscana
Aurinia – Frantoio e Caletra – Leccio del Corno di Fattoria La Maliosa – Manciano
Maiuscolo di Fattoria Altomena – Pelago
Olio Grullo Igp Toscano Colline di Firenze di La Gramigna – Pontassieve
Il Tradizionale de I Sergenti – Reggello
Morchiaio di Marayamado – San Casciano in Val di Pesa
Lazzero di Lugudoro – San Vincenzo
Peppery-Intense di Trebbio – Scarperia e San Piero
Capriccio di Tosca di Pietrasca – Suvereto
Evo Paterna Selezione di Paterna – Terranuova Bracciolini
Insieme di Bellandi – Uzzano

Trentino-Alto Adige
Millenario di Maso Bòtes – Arco

Umbria
Riserva Dop Umbria Colli Assisi Spoleto e Sassente di Marfuga – Campello sul Clitunno
Vignolo Dop Umbria Colli del Trasimeno di Le Pietraie – Città di Castello
Costa del Riparo di Viola – Foligno
Frantoio di CM Centumbrie – Magione
Chiuse di Satriano di Antonelli San Marco – Montefalco
Olio della Pace di Fontanaro – Paciano
Frantoio Batta e Dop Umbria Colli del Trasimeno di Giovanni Batta – Perugia

Veneto
Francesco di La Contarina – Illasi

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