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Mar 02 2013

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DISOCCUPAZIONE DA RECORD, MA NON NEI “CAMPI”

Nonostante la crisi è boom di assunzioni in agricoltura, in controtendenza con un incremento del numero dei lavoratori dipendenti del 3,6% nel 2012

Disoccupazione da record, ma non nei campi: nonostante la crisi, è boom di assunzioni in agricoltura, settore che fa registrare il più elevato aumento nel numero di lavoratori dipendenti, con un incremento nel 2012 del 3,6% sul 2011, in netta controtendenza con l’andamento generale. Parola di Coldiretti, sulla base dei dati Istat che evidenzia un andamento positivo delle assunzioni dal Nord al Sud del Belpaese.

Il trend positivo è particolarmente importante perché, sottolinea Coldiretti, è il risultato di una crescita del 7,2% al Nord, dell’11,2% al centro e dell’1% al Sud. Si stima peraltro che abbia meno di 40 anni 1 lavoratore dipendente su 4 assunti in agricoltura, dove si registra anche una forte presenza di lavoratori giovani e immigrati che hanno abbondantemente superato quota 100.000. Secondo l’analisi di Coldiretti a crescere in futuro sarà la domanda di livelli più elevati di professionalità con particolare riguardo a figure specializzate in grado di seguire lo sviluppo di specifiche coltivazioni, la conduzione di macchinari o la gestione di attività che oggi si sono integrate con quella agricola all’interno dell’azienda: dalla vendita diretta dei prodotti tipici alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, gelati e addirittura cosmetici.

La domanda di lavoratori, continua la Coldiretti, si registra, infatti, per figure professionali tradizionali che vanno dal trattorista al taglialegna fino al potatore, ma anche per quelle innovative all’interno dell’impresa agricola come l’addetto alla vendita diretta di prodotti tipici, alla macellazione, alla vinificazione o alla produzione di yogurt e formaggi. Continua invece, spiega Coldiretti, il calo tra i lavoratori indipendenti dovuto in parte ai processi di ristrutturazione che stanno portando ad un aumento delle dimensioni aziendali medie. I lavoratori indipendenti, conclude la Coldiretti, si riducono in media del 3,7% con un calo più accentuato nel centro Italia (-10,8%) e nel Mezzogiorno (-4,5%) rispetto al Nord (-1%). Fonte: WineNews, 1 marzo

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