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Gen 28 2022

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I TESORI GASTRONIMICI DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA VALORIZZATI DA UNA MAPPA DIGITALE

Il progetto Mercato Italiano dei Borghi – dell’associazione assieme alla Bmti (Borsa merci telematica italiana) – è stato affidato a Valica, gruppo specializzato nella raccolta e nella gestione di dati

 (Claudio Caridi – stock.adobe.com)

In Italia viviamo circondati da un patrimonio diffuso di tesori enogastronomici unici e inimitabili, perché espressione di tradizioni e tipicità forgiate nei secoli. Eppure non conosciamo quanti siano questi gioielli né quanto valgano. E, quindi, non sappiamo come valorizzarli. O meglio, non lo sappiamo ancora. Entro il 2024 sarà, infatti, conclusa la prima mappatura digitale di tutte le produzioni agroalimentari tipiche e certificate presenti nei 324 Comuni che fanno parte dell’Associazione dei Borghi più belli d’Italia.

Il progetto, promosso dall’associazione insieme a Bmti – Borsa Merci Telematica Italiana, nasce da un’esigenza precisa: acquisire gli indicatori capaci di misurare il valore e l’impatto di un segmento economico strategico per l’intero sistema Paese. L’obiettivo finale è quello di inserire questi dati in una piattaforma digitale dedicata e di usarli per elaborare un report statistico, raccogliendo così le informazioni indispensabili per costruire una strategia di valorizzazione e promozione delle filiere produttive locali, anche in chiave di sviluppo turistico

Un progetto ambizioso e complesso, la cui realizzazione è stata affidata a Valica, gruppo specializzato nella raccolta e nella gestione di grandi quantità di dati e nella realizzazione di ambienti digitali di food e travel.

«Quest’anno ci dedicheremo alla raccolta dei dati e delle informazioni relativi alle circa 10mila aziende presenti nei borghi censiti, per poi passare nel 2023 ad affinare i contenuti con interviste e contatti diretti e arrivare, quindi, l’anno successivo ad avere una banca dati completa e precisa da cui partire per accompagnare gli operatori a trasformare il loro business, cogliendo e rispondendo in modo puntuale alle richieste dei turisti», spiega Emiliano D’Andrea, ceo di Valica, che, affinando la capacità di aggregare e rendere fruibili una grande quantità di dati, nel giro di un quinquennio è diventata la principale società in Italia di “suggerimenti” turistici ed enogastronomici, con 25 milioni di pagine viste ogni mese.

Un vero data developer, con un network composto da oltre 40 siti web (come Paesionline.it e Turistipercaso.it), cui 17 proprietari e gli altri in concessione, un team di 25 dipendenti e 4 milioni di euro di fatturato previsti per il 2022.

Un gruppo dinamico e in espansione, che ha scelto di puntare su progetti propri: nato come realizzatore di ambienti digitali per l’informazione e la catalogazione di argomenti di travel e food, è poi diventato editore, ha acquisito start-up innovative che propongono esperienze enogastronomiche o vendono vini di piccole cantine, e infine promosso eventi sul territorio nazionale arrivando così ad ottenere un’ampia finestra sugli interessi, le abitudini e le query dei turisti italiani. E se il radicamento nella realtà nazionale ha finora costituito un limite per la competizione sui mercati esteri, con la pandemia si è rivelato un atout, visto che gli italiani hanno giocoforza riscoperto le attrattive del Bel Paese.

«Con il progetto Mercato Italiano dei Borghi faremo un ulteriore passo in avanti– aggiunge D’Andrea – perché riusciremo a fotografare l’offerta turistica legata al food e a intercettare i produttori enogastronomici d’eccellenza di tutta Italia. Le informazioni che otterremmo dalla mappatura e l’analisi dei dati web ottenuti dal nostro network ci consentiranno di individuare le migliori opportunità e di accompagnare le aziende a promuoversi sui marketplace e ad accogliere i turisti offrendo le esperienze che realmente desiderano».  Fonte: Il Sole 24 Ore, Manuela Soressi, 28.01.2022

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