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Giu 25 2014

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LA PAUSA PRANZO

 

Se pensavate che la pausa pranzo fosse solo un periodo di 30 minuti, o di un’ora, in cui staccare la spina e ritrovare le energie sbagliavate! Si tratta invece di un indice psicologico importante della vostra personalità e di come essa si riflette sul tipo di lavoro che fate.

Ad esempio, come ha scoperto uno studio tedesco ultimamente, se il vostro lavoro è basato sulla razionalità, sul controllo e sulla logica dovreste pranzare da soli o almeno in compagnia di una sola persona. L’essere da soli, infatti, aiuta la mente a rimanere concentrata mentre stando con gli altri, se sono troppi, riduce il controllo cognitivo e toglie la spinta giusta per proseguire il lavoro.

Se, invece, il vostro lavoro è creativo, vivace, pieno di stimoli e basato sulla immaginazione dovete assolutamente pranzare in compagnia. Chiacchierando con gli altri, durante i pasti, si ritrova armonia, si esercita la fantasia e si libera la mente. In tal modo, mestieri come il pubblicitario, l’animatore, l’educatore, l’attore, l’artista, l’architetto ma anche alcuni lavori basati sull’uso del computer riceveranno enormi vantaggi da una pausa pranzo

La pausa pranzo è importantissima e non va saltata, non solo perché si va incontro a un calo di zuccheri che di fatto riduce l’efficienza sul lavoro, ma anche perché serve a staccare la spina” Lo afferma il nutrizionista Pietro Antonio Migliaccio, nel sottolineare che “noi italiani culturalmente e geneticamente abbiamo bisogno della pausa pranzo, a differenza di altri popoli come gli anglosassoni dove si fa un’abbondantissima colazione e, quindi, la pausa pranzo diviene meno importante”.

Bisogna tener conto delle esigenze organiche dell’individuo – aggiunge Migliaccio – perché abbiamo bisogno di un apporto energetico adeguato per il cervello e di quelle psicologiche perché il cibo è gratificazione e la pausa pranzo serve a staccare la spina. Qualche consiglio per chi sceglie di consumarla in ufficio? Rilassarsi, masticare con calma, concentrarsi sull’atto del mangiare. No al pranzo davanti al computer o a mangiare camminando e stando in piedi. Optare per cotture semplici e che permettono di limitare i condimenti (griglia, forno, vapore), preparazioni leggere, ingredienti freschi e di qualità, cercando di variare ogni giorno il più possibile. Vanno privilegiati i piatti unici con prevalenza di farinacei (riso, pasta, patate) e verdure, eventualmente piccole porzioni di carne o pesce o uova”.

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