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Giu 19 2013

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INTOSSICAZIONI ALIMENTARI: DIECI REGOLE

Con l’arrivo del caldo e dell’estate aumenta il rischio di tossinfezioni alimentari dovute all’ingestione di cibi contaminati da sostanze tossiche o microorganismi patogeni.

In tutto il mondo sono note più di 250 tossinfezioni alimentari che si manifestano con differenti sintomi (nausea, vomito, diarrea, febbre, reazioni cutanee, calo di peso, disidratazioni) e sono causate da diversi agenti patogeni, per lo più batteri, virus e parassiti. In base ai dati dell’Efsa (European Food Safety Authority), l’Italia è il secondo stato europeo con il maggior numero di focolai segnalati (908 casi). Secondo l’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), le principali fonti di epidemie sono uova e ovo-prodotti seguiti da pesci e derivati.

E se il numero di epidemie causate da alimenti di origine vegetale è diminuito così come quelli di Salmonella, sono aumentati invece quelli di Escherichia Coli (un batterio comune nell’intestino dell’uomo e degli animali). Ma quali sono gli errori da evitare e quali le precauzioni da adottare per non correre rischi? Lo abbiamo chiesto a Michela Barichella, Direttore della struttura di dietetica e nutrizione clinica presso gli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano, nonché membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano.

Carne

Evitare di acquistare fuori dagli esercizi di vendita: infatti, se la macellazione non viene eseguita secondo le norme igieniche, è più probabile che le carni possano essere contaminate. La carne deve essere ben cotta, in quanto le alte temperature uccidono la maggior parte del germi responsabili delle infezioni. La cottura deve essere tale da permettere che al centro venga raggiunta la temperatura di almeno 69°C. Attenzione, quindi, a cotture incomplete, quali la cottura al barbecue che talvolta, non permette il raggiungimento “a cuore” delle temperature necessarie.

Pesce e frutti di mare

Preferire i pesci ben cotti e consumare pesce acquistato presso esercizi commerciali sicuri. Se volete mangiare pesce crudo, o poco cotto, tutti i ristoranti che lo servono, per legge, debbono averlo preventivamente passato in un abbattitore di temperatura per 24 ore a -20°C. Se invece lo volete comprare avvisate il vostro pescivendolo che vorrete mangiarlo crudo, in questo caso anche il negozio dovrà abbatterlo prima di venderlo. Con l’abbattimento i batteri e parassiti molto pericolosi per la salute (come l’anisakis purtroppo ormai molto diffuso nei pesci di molti mari) vengono neutralizzati. I frutti di mare, se non sono certificati (leggere il cartellino sulla confezione) non vanno mangiarli crudi: ricordate che non è vero che il limone riesce ad eliminare gli eventuali batteri o virus presenti.

Frutta e verdura

Scartare il prodotto deteriorato anche solo parzialmente; devono sempre essere lavate accuratamente, indipendentemente da dove sono state acquistate. E’ sempre meglio procedere al lavaggio aggiungendo all’acqua del bicarbonato o altri disinfettanti alimentari.

Acqua

Verificare sempre che l’acqua sia potabile quando si beve da fontane. Nel dubbio, preferire acqua in bottiglia.

Uova

Da consumare ben cotte e da acquistare presso esercizi commerciali autorizzati. Lavarle bene prima di romperle sulle preparazioni in quanto potrebbero essere contaminate con piccolissime ed invisibili parti di feci della gallina; il pericolo più grande che si corre con le uova è la contrazione della salmonellosi. Non lavarle, però, appena acquistate, perché in questo modo rimuoveresti una patina esterna che garantisce una migliore conservazione.

Gelati

Sono alimenti sensibili e facili alle culture batteriche: assicuratevi che non siano scaduti e che siano stati conservati perfettamente. Non teneteli fuori dal frigo se non per consumarli, ed in ogni caso non conservate per più di 1-2 giorni i dolci a base di creme e uova e ad una temperatura di 5°C o inferiore. I gelati debbono essere conservati in freezer, ma se sono stati in tavola fino a diventare quasi liquidi non ricongelateli. Il gelato conservato in freezer deve essere consumato, è una pessima abitudine, estrarre una vaschetta, consumarne un po’ e rimetterla in freezer per più volte. Fate uscire dal freezer solo il gelato che consumate.

Frigo

Soprattutto con il caldo, evitare di conservare gli alimenti a temperatura ambiente; quando si trasportano gli alimenti fuori casa, anche se utilizzate borse refrigeranti, consumateli dopo poco tempo; fate attenzione agli sportelli del ghiaccio o refrigeratori, non sono veri e propri congelatori, infatti, aprendo lo sportello noterete la presenza di 1 o 2 stelle, che indicano una temperatura più alta dei -18°C del congelatore. Questi spazi possono essere usati per fare del ghiaccio, o per conservare alimenti per un periodo che va dai 3 giorni (1 stella) ad un mese (2 stelle).

Igiene

Ricordate di lavare sempre le mani prima e dopo aver toccato alimenti crudi; usare dei guanti se avete ferite o lesioni sulle mani; tenere lontani gli animali domestici dal luogo dove conservate i cibi, poiché trasportano microrganismi dannosi; tenere sempre puliti e in ordine gli utensili e le superfici usate per cucinare (soprattutto nella preparazione di cibi diversi);
 evitare il contatto del cibo con mosche o altri insetti; anche in frigo conservare in cibo in contenitori chiusi ermeticamente e separati per genere alimentare. In casa mettete tutto in frigorifero anche lo scatolame aperto e fate attenzione che i cibi sottolio siano sempre coperti dall’olio.

Cottura

Preferire il consumo di alimenti cotti, soprattutto per quanto riguarda carni, pesci, frutti di mare e uova. I cibi cotti sono più sicuri perché la maggior parte dei microrganismi e delle tossine non resiste a temperature superiori ai 60-70 gradi.

Spesa

Luoghi d’acquisto. Rivolgersi sempre a rivenditori autorizzati e di provata fiducia. Un buon negozio deve essere ordinato e sempre pulito, evitate quelli che non hanno queste caratteristiche. Prima di acquistare controllate bene che il cibo confezionato sia perfettamente sigillato che la confezione non sia bagnata o coperta di brina, che le bottiglie abbiano il tappo ermetico integro. fonte: huffington post

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