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Ott 11 2013

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TEMPO DI GUIDE

Come ogni anno in questo periodo escono le Nuove Guide dei vini (anche dei Ristoranti per la verità). Alcune già presentate ed alcune che saranno presentate a giorni. Vediamole.

La “Guida Oro Veronelli 2014” ha assegnato 576 Super Tre Stelle

Antinori, con 8 vini, Gaja, con 7, e la “sorpresa” Panerai, con 6 etichette dei “Domini di Castellare”: ecco il podio assoluto della qualità per la “Guida Oro I Vini di Veronelli 2014”, che ha assegnato le sue “Super Tre Stelle”, il massimo riconoscimento per i vini che superano i 93 punti su 100 negli assaggi coordinati da Gigi Brozzoni e Daniel Thomases, a ben 576 etichette del Belpaese. Tra i produttori, dunque, il vertice assoluto è rappresentato dalla griffe Antinori, con ben 8 “Super Tre Stelle” raccolti con le tenute in Toscana (Chianti Classico Riserva Badia a Passignano 2010, Solaia 2010, Tignanello 2010, Brunello di Montalcino Riserva Vigna Ferrovia 2007 Pian delle Vigne e Bolgheri Superiore Guado al Tasso 2010 Guado al Tasso), Umbria (Cervaro della Sala Umbria Bianco 2011 e Pinot Nero Umbria 2011 Castello della Sala) e Puglia (Castel del Monte Aglianico Bocca di Lupo 2010 Tormaresca).

Appena un etichetta in meno per Angelo Gaja, che “si ferma” a 7, di cui 5 dal Piemonte (Langhe Nebbiolo Conteisa 2009, Langhe Nebbiolo Costa Russi 2010, Langhe Nebbiolo Sorì San Lorenzo 2010, Langhe Nebbiolo Sorì Tildin 2010 e Langhe Nebbiolo Sperss 2009) e 2 dalla Toscana (Brunello di Montalcino Sugarille 2008 Pieve Santa Restituta e Bolgheri Rosso Camarcanda 2010 Cà Marcanda).

Sul gradino più basso del podio una realtà che sembra ormai essersi posizionata stabilmente “nell’Olimpo” della produzione enoica italiana, quella dei Domini di Castellare del produttore-editore Paolo Panerai, premiato con 6 Super Tre Stelle, di cui 5 dalle tenute toscane (Coniale di Castellare Toscana Rosso 2009, I Sodi di San Niccolò Toscana 2009 e Poggio ai Merli di Castellare Toscana 2011 di Castellare di Castellina, e Maremma Toscana Merlot Baffonero 2011 e Maremma Toscana Rocca di Frassinello 2011 di Rocca di Frassinello) e 1 dalla Sicilia (Gianfranco Ferré Passito Sicilia 2011 Feudi del Pisciotto).

Tra i produttori pluripremiati, con 5 etichette, ci sono anche la griffe veneta Allegrini (con tenute anche in Toscana), la siciliana Terre Nere, l’altoatesina Cantina Terlano, la friulana Vie di Romans, e Andrea Franchetti, con la Tenuta di Trinoro in Toscana, e Passopisciaro in Sicilia.

Calano il poker, invece, l’umbra Caprai, la franciacortina Cà del Bosco, la toscana Renicci, e le piemontesi Domenico Clerico, Schiavenza e Vietti, con 4 “Super Tre Stelle” a testa.

La Regione più premiata, in assoluto, è la Toscana, con 162 “Super Tre Stelle”, seguita dal Piemonte con 145 e, a distanza, dal Veneto con 37.

Tra le tendenze che emergono dagli oltre 14.000 assaggi effettuati, la crescita qualitativa dei vini da uve prodotte secondo i criteri dell’agricoltura biologica o biodinamica: “constatare che circa il 20% delle “Super Tre Stelle” 2014 sia stato attribuito a vini di questo tipo è senz’altro un’ottima notizia che rende merito all’enorme lavoro promosso dalle aziende italiane sul fronte della sostenibilità”, commentano Brozzoni e Thomases.

La “Guida Vini d’Italia” de L’Espresso assegna a tre vini top 20/20

Il Moscato di Pantelleria 2009 di Ferrandes, il Barbaresco Crichët Pajé 2004 di Roagna e il Barolo Vigna Rionda 2007 di Massolino: ecco il top assoluto del vino italiano per la guida “I vini d’Italia 2014” de “L’Espresso”, che sarà presentata ufficialmente giovedì 17 ottobre a Firenze (insieme alla guida “I Ristoranti d’Italia”, ndr), ma già in edicola. Due piemontesi e un siciliano, dunque, al vertice assoluto della qualità, rappresentata dalle “5 bottiglie”, il massimo riconoscimento assegnato dal team di degustatori, coordinato dal direttore de “Le Guide de l’Espresso” Enzo Vizzari e dai curatori Ernesto Gentili e Fabio Rizzari, ai vini con una valutazione dai 18/20 in poi (272 in totale). Ad un passo dalla qualità assoluta, con 19,5/20, ci sono il Barolo Monfortino 2006 di Giacomo Conterno e il Barolo Monprivato 2008 di Giuseppe Mascarello & Figlio, il Vin Santo di Montepulciano Occhio di Pernice 1999 di Avignonesi e il Valtellina Riserva Le Barbarine 2007 della Fondazione Fojanini.

Nel complesso, tra le Regioni, il Piemonte, con 61 vini da “5 bottiglie”, conferma la propria leadership e anche il Barolo resta al primo posto nella gerarchia delle denominazioni, con 27 vini. A ruota c’è la Toscana, con 56 eccellenze resta un punto di riferimento dell’enologia nazionale, grazie anche alla conferma ad alto livello del Brunello di Montalcino, alla rinascita del Chianti Classico e alla vitalità delle altre aree della regione. Molto positivo il riscontro ottenuto dai vini del nord-est: dal Trentino Alto Adige (29 le eccellenze), con i vini della Valle Isarco in bella evidenza, al Veneto (20 eccellenze), all’ottima performance friulana (15 eccellenze).

Nel complesso, l’edizione 2014 ha confermato una crescita generalizzata sul fronte dei vini bianchi, con un esiti particolarmente validi diffusi in quasi tutte le Regioni. “Da segnalare – si legge i una nota – il prepotente recupero dei friulani, la conferma degli altoatesini e dei campani, con note particolarmente positive per i bianchi dell’Etna, per i Lugana e per i Pigato. Tra i vini rossi si confermano, oltre alle tipologie sopra citate, tutte le principali denominazioni, dagli Amarone della Valpolicella ai Montepulciano d’Abruzzo, dai Sangiovese di Romagna ai possenti rossi pugliesi”.

Sedici, infine, le cantine premiate con le “Tre Stelle”, riconoscimento per quelle realtà che si sono distinte, negli anni, per la costanza qualitativa ad altissimi livelli, di cui 6 dal Piemonte (Cisa Asinari, Giacomo Conterno, Bruno Giacosa, I Paglieri – Roagna, Mascarello Giuseppe e Figlio, Giuseppe Rinaldi), 5 dalla Toscana (Isole e Olena, Montenidoli, Montevertine, Poggio di Sotto, San Guido) e poi l’abruzzese Valentini, l’altoatesina Produttori di Terlano, la veneta Quintarelli, la trentina Ferrari e la lombarda Ca’ del Bosco

Bibenda assegna 520 5 Grappoli

Il Trebbiano d’Abruzzo 2011 di Valentini, il Barolo Villero 2008 di Giuseppe Mascarello, il Primitivo di Manduria Es 2011 di Gianfranco Fino, il Franciacorta Cuvée Annamaria Clementi Rosé 2005 di Cà del Bosco, il Brunello di Montalcino Riserva 2007 di Poggio di Sotto, Alto Adige Terlano Chardonnay 2000 di Cantina di Terlano, il Costa d’Amalfi Furore Bianco Fiorduva 2012 di Marisa Cuomo, il Teroldego Rotaliano Clesurae 2010 di Cantina Rotaliana, il Collio Pinot Bianco 2012 di Toros, e l’Etna Rosso San Lorenzo 2011 di Girolamo Russo: ecco i 10 “Vini dell’Anno” di “Bibenda 2014”, la guida dell’Associazione Italia Sommelier, che tra le oltre 20.000 etichette assaggiata a eletto questa “top 10” di vini “dell’anima, della mente e del cuore” andando al di là del metodo di valutazione utilizzato per scegliere i “5 grappoli”, come si legge su www.bibenda.it.

A proposito di “5 grappoli”, il massimo riconoscimento assegnato alla guida diretta da Franco Ricci, i produttori più premiati sono, a pari merito con 6 vini a testa, “l’artigiano del vino” Angelo Gaja (Barbaresco 2010 Langhe Chardonnay Gaia & Rey 2011, Langhe Nebbiolo Sorì San Lorenzo 2010, Langhe Nebbiolo Sorì Tildin 2010, Langhe Sauvignon Alteni di Brassica 2011 e Bolgheri Rosso Camarcanda 2010 Ca’ Marcanda), e la grande griffe Antinori (Bolgheri Superiore Guado al Tasso 2010 Tenuta Guado al Tasso, Brunello di Montalcino Vigna Ferrovia Riserva 2007 Pian delle Vigne, Solaia 2010, Tignanello 2010, Cervaro della Sala 2011 e Muffato della Sala 2009 Castello della Sala).

Nel complesso 520 i “5 grappoli” distribuiti in tutta Italia, con il Piemonte (114) e la Toscana (100), come sempre, al top, seguite a distanza dal Friuli Venezia Giulia (45). Podio che si ripete, territorialmente, andando a guardare la “classifica” dei vini più premiati, dove il Barolo è di gran lunga al n. 1, con 57 etichette premiate, seguito a distanza dal Brunello di Montalcino con 21, e dal Collio con 18. A ruota vengono l’Amarone (17), il Barbaresco (16), e il Franciacorta (15). La presentazione ufficiale della guida sarà di scena il 14 Novembre al Rome Cavalieri a Roma.

Come si vede, sono sempre le stesse la Cantine premiate dalla tre guide. Aspettiamo Slow Wine che sarà presentata a Giorni a Venezia.

Importante l’aumento dei vini biologici e biodinamici di altissimo livello ed in continua crescita, messo in risalto da Gigi Brozzoni.

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