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Mar 13 2011

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TERRA MADRE

"La Magia delle donne è l'amore di Madre Natura. L'amore per il cielo, per il sole, per i boschi, per gli animali, per il vento, per la neve, per il mare e per tutte le manifestazioni naturali. Identificarsi completamente in questo amore voleva dire rendersi simili e forse identificarsi con Lei, con la Grande Madre fatta di gioia, di libertà, di fascino, di sensualità e di bellezza ..”(La voce dell'Antica Madre, Ada d'Aries)

Che Terra Madre sia donna non v'è stato mai dubbio, dai miti più lontani all'odierno tributo di Slow Food alle donne che si occupano della cura del nostro pianeta.E ieri sera,  l'occasione della Festa dell'8 marzo, pur nella leggerezza di una cena tra amici,  ha saputo infondere in tutti i presenti la consapevolezza dell'importanza del ruolo femminile nel panorama agricolo del nostro Paese.  La cornice è stata l' Hosteria La Marina, ristorante sulle colline di Pontida, da poco ristrutturato ed ampliato, conosciuto per l'attenzione nei suoi piatti alle realtà locali ed alla cucina bergamasca più tradizionale.  Erano in sala con i propri prodotti in degustazione e vendita alcune rappresentanti del Presidio dello Stracchino all'Antica delle Valli Orobiche: le sapienti casare Pasquina, Orietta con sua madre Rosa della Vall'Imagna e Agnese della Val Brembana. Inoltre la giovanissima Francesca con il suo Formai de Mut della storica azienda Monaci di Branzi, Enrica con formaggi freschi di capra, Maria Grazia che produce confetture e succhi da piccoli frutti. Anche il vino è stato all'insegna della femminilità bergamasca: Tosca, dell'omonima Azienda Agricola, ha accompagnato la degustazione di formaggi con il suo Polisena Bianco ed ha innaffiato il coniglio, secondo piatto tradizionale dell'Osteria, con il Rosso del Lupo. Il risotto allo stracchino ed al profumo di rosmarino, il cannolo alle verdure hanno avuto in abbinamento un profumato Valcalepio bianco del Colle dell'Aia, lavorato da Maria.La polenta e coniglio, come si diceva un classico del locale, è stato servito con Lamaranto, Valcalepio rosso dell'Azienda Ca' Rossa  di Grumello presentato da Ivonne.  Essendo quest'anno l'8 marzo in coincidenza con l'ultimo giorno di Carnevale, hanno concluso la lauta cena tipici dolci carnevaleschi, accanto ai quali sono state poste le confetture davvero notevoli di Maria Grazia, de L'Orso Biodinamico di Brumano.  

Donne anche le signore addette al servizio ed alla cucina, sempre attente alle esigenze ed alla soddisfazione dei commensali: un grazie a Manuela, Valentina e Meri.

Chiara Magri, attrice del Teatro del Vento, ci ha portato e letto una fiaba della tradizione popolare ed una di Basile, alcuni spassosissime storielle da Le galline Pensierose di Malerba ed infine un passo del famoso romanzo Chocolat per riflettere sulle donne, la società, la furbizia, l'amore, l'arguzia femminile.  

Silvia Tropea Montagnosi ha infine illustrato la sua fatica letteraria da poco editata e già esaurita 'Il Dizionario della cucina bergamasca', un vero compendio che raccoglie parole, ricette, storia della cucina del nostro territorio che affonda le sue lontane radici in testi come 'Lo cocho bergamasco alla casalenga' e mille altri documenti studiati e portati alla luce dall'autrice. 

Ha introdotto la serata Lorenzo, responsabile del Presidio e un po' anche padrone di casa essendo  pontidese d'adozione, ma dopo poche parole di presentazione, sono state le donne, allevatrici, contadine, casare, viticoltrici a parlare, raccontare e raccontarsi attraverso i loro prodotti: un piccolo Mercato della Terra, per i fortunati che hanno saputo cogliere la golosa occasione, ha infatti concluso come meglio non si poteva l'omaggio a Terra Madre.. Gigliola

 

   
     
     
     
 

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