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Giu 14 2019

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A FIRENZE IL “TOUR DELLE PIZZE”

Firmato Eataly e Slow Food. Appuntamento il 18 giugno dalle 20 al ristorante Pizza&Cucina con dieci specialità: tra le protagoniste la “Pizza Firenze” con mortadella di Prato “Marini” e pecorino toscano Dop “Il Fiorino

Ci sarà anche lei. Tra le protagoniste del “Tour delle Pizze”, nato dalla collaborazione tra Eataly e Slow Food, non potrà mancare la “Pizza Firenze”, una soffice focaccia arricchita con mortadella di Prato “Marini”, pecorino Toscano Dop “Il Fiorino” e cipolla di Certaldo caramellata. L’appuntamento è per il 18 giugno a partire dalle 20 a Firenze al ristorante Pizza&Cucina, con una serata speciale dedicata alle “Pizze del territorio” per celebrare le eccellenze e i presìdi locali italiani.
Una nuova avventura, quella di Eataly, che coinvolge dieci città italiane (Torino, Pinerolo, Milano, Genova, Trieste, Firenze, Piacenza, Forlì, Roma e Bari). In ogni locale, ad accogliere i clienti, la citazione di Wendell Berry “Mangiare è un atto agricolo”. Questa frase è stata l’ispirazione per il progetto della nuova pizza di filiera. La sfida è stata raccolta da Slow Food, che ha collaborato alla stesura del Manifesto della Pizza Eataly – che in dieci punti ne sintetizza filosofia e valori – e alla creazione delle “Pizze del Territorio”: un omaggio ai presìdi e alle eccellenze delle regioni in cui Eataly è presente con le sue pizzerie.

A guidare la definizione della ricetta della Pizza Eataly è stato Francesco Pompilio, pizzaiolo Corporate di Eataly, in azienda da quasi dieci anni. Pompilio si è dedicato allo studio dell’impasto e delle guarnizioni con il supporto dell’executive chef Enrico Panero, del produttore delle farine Fulvio Marino e dell’esperto pizza di Slow Food Italia Antonio Puzzi. “L’obiettivo del nuovo progetto – spiegano gli organizzatori – è garantire ai clienti delle dieci pizzerie italiane di Eataly riconoscibilità, costanza qualitativa e forte identità”.

Ma quali sono le dieci pizze scelte in rappresentanza di ciascun territorio?

MILANO – Bianca con fiordilatte “Miracolo a Milano”, Pannerone di Lodi “Carena” (Presidio Slow Food), carpaccio di bresaola “Paganoni” e olio evo del Garda DOP “Imperiale”.

TORINO E PINEROLO – Bianca con fiordilatte “Montoso”, Montebore “Vallenostra” (Presidio Slow Food), patata piemontese, olio evo “Roi”.

GENOVA – Bianca con fiordilatte “Malù”, toma di pecora brigasca “Il Castagno” (Presidio Slow Food), acciughe dissalate, basilico genovese, olio evo di monocultivar taggiasca “Roi”.

TRIESTE – Focaccia con prosciutto San Daniele “Dok dall’Ava” e Montasio fresco “Ca Form”.

FIRENZE – Focaccia con Mortadella di Prato “Marini” (Presidio Slow Food), pecorino toscano DOP “Il Fiorino” e cipolla di Certaldo caramellata.

PIACENZA – Bianca con fiordilatte “Cascina Bosco Gerolo”, caciotta tenera “Valsamoggia” e Mariola “Salini” (Presidio Slow Food).

FORLÌ – Bianca con fiordilatte del Caseificio “Boschetto Vecchio”, squacquerone di Romagna “Caseificio Pascoli”, salsiccia di mora romagnola “Zivieri” e stridoli.

ROMA – Bianca con mozzarella di latte di bufala “Il Parco”, pecorino cardofiore “Gennargentu”, Susianella di Viterbo “Coccia Sesto” (Presidio Slow Food), olio evo Sabina DOP “La Mola”.

BARI – Bianca con fiordilatte “Fratelli Tarantino”, burrata “Fratelli Tarantino”, capocollo di Martina Franca “Santoro”, pomodori semisecchi di Torre Guaceto (Presidio Slow Food), olio evo “De Carlo”. Fonte: La Repubblica Firenze, 14.06.2019

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